Attualità
Ecco gli imballaggi ottenuti dagli scarti di frutta e verdura
I primi alveoli realizzati dai carciofi. Esempio di economia circolare
Una nuova dignità per l'ortofrutta che non trova sbocco nel mercato e che sarebbe destinata a diventare uno scarto, un rifiuto da smaltire. Ma grazie alla ricerca quel materiale vegetale può essere valorizzato e diventare un imballaggio per l'ortofrutta. Proprio così, da scarto a risorsa. Una seconda vita.
Grazie alla tecnologia brevettata dai ricercatori del team Smart Materials dell'Istituto italiano di tecnologia sarà possibile convertire l'invenduto di frutta e verdura in plastica biodegradabile. Un progetto - che vede in campo il Mercato di Genova, il Comune, la Camera di Commercio e l'Ascom del capoluogo ligure - è stato presentato in anteprima ieri a Fruit Logistica.
"Siamo particolarmente sensibili alle tematiche ambientali - ha detto Stefano Franciolini, il presidente di Sgm, la società che gestisce il Centro agroalimentare ligure - abbiamo già un'isola ecologica e questo progetto ci entusiasma: l'obiettivo è di creare una nuova vita per frutta e verdura, così facciamo un ulteriore passo verso l'azzerramento degli sprechi e mettiamo in moto un vero e proprio progetto di economia circolare".
Ad illustrare il progetto a Berlino, per l'Iit, c'era Giovanni Perotto. Durante la presentazione è stato fatto mostrato un primo imballaggio alveolare ottenuto con scarti di ortaggi. Questo primo packaging è stato realizzato interamente a partire dallo scarto dei carciofi invenduti al mercato ortofrutticolo genovese.
Ora la ricerca continuerà sul fronte dell'industrializzazione del processo e per l'indivudazione di macchinari in grado di processare questi materiali.
Copyright 2018 Italiafruit News
Grazie alla tecnologia brevettata dai ricercatori del team Smart Materials dell'Istituto italiano di tecnologia sarà possibile convertire l'invenduto di frutta e verdura in plastica biodegradabile. Un progetto - che vede in campo il Mercato di Genova, il Comune, la Camera di Commercio e l'Ascom del capoluogo ligure - è stato presentato in anteprima ieri a Fruit Logistica.
"Siamo particolarmente sensibili alle tematiche ambientali - ha detto Stefano Franciolini, il presidente di Sgm, la società che gestisce il Centro agroalimentare ligure - abbiamo già un'isola ecologica e questo progetto ci entusiasma: l'obiettivo è di creare una nuova vita per frutta e verdura, così facciamo un ulteriore passo verso l'azzerramento degli sprechi e mettiamo in moto un vero e proprio progetto di economia circolare".
Ad illustrare il progetto a Berlino, per l'Iit, c'era Giovanni Perotto. Durante la presentazione è stato fatto mostrato un primo imballaggio alveolare ottenuto con scarti di ortaggi. Questo primo packaging è stato realizzato interamente a partire dallo scarto dei carciofi invenduti al mercato ortofrutticolo genovese.
Ora la ricerca continuerà sul fronte dell'industrializzazione del processo e per l'indivudazione di macchinari in grado di processare questi materiali.
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