Battuta d'arresto per la frutta in Gdo a marzo

Fragole la famiglia che perde di più. Male anche mele, banane e pomodori. I dati

Battuta d'arresto per la frutta in Gdo a marzo
Nonostante un miglioramento dei trend rispetto a gennaio e febbraio, marzo presenta ancora dati poco incoraggianti per le vendita della Gdo: spesa in flessione (-5%) e volumi in timida crescita (+1%). I prodotti servizio neanche questa volta hanno dato una mano (come spesso invece accadeva invece nel 2017), anzi sono complici nella perdita. La frutta è la macro categoria che più incide sul risultato, con le tre prime categorie (mele, banane e fragole) che perdono marcatamente volumi. Ma perdono anche i pomodori.



Come anticipato nell'ultima uscita (clicca per leggere «Ortofrutta in Gdo, un altro passo falso») la Gdo a marzo non sorride ancora e dall'analisi più approfondita per le principali categorie si capisce perché. Nel ranking del mese si nota alla prima posizione una forte ripresa delle arance (+19% a volume e +1% a valore) rispetto al mese precedente in cui perdevano sia a valore che a volume.



Dopo le arance le altre quattro famiglie di prodotto hanno dati tendenzialmente negativi: mele -18% a volume, ma +6% a valore; banane -9% a volume e -5% a valore; pomodori -5% a volume e -21% a valore. Eclatante, ma prevedibile, la flessione delle fragole (-29% a valore e a volume) con un mix prezzi sostanzialmente invariato rispetto al 2017. A metà ranking troviamo le patate, che risollevano un po' i volumi (+15%). Questi, infatti, sono positivi nelle verdure nel complesso e negativi nella frutta. Nelle ultime quattro famiglie volumi e valori ancora negativi, a parte un +2% a volume nelle insalate.
Se andiamo a vedere i risultati di dettaglio per i prodotti servizio salta all'occhio la tendenza negativa di tutte le famiglie, a parte le verdure da cuocere. Se, però, ripensiamo all'anomalo inizio 2017, in cui la mancanza di prodotto aveva pesantemente condizionato il mercato e portato a vendite sballate per la IV Gamma, è chiaro come un risultato di questo tipo nel primo trimestre fosse prevedibile.



Rimane un risultato complessivamente negativo per la IV-V Gamma (ricordiamo che in questa categoria ECR sono esclusi i piati pronti e le bevande fresche) con una perdita dei valori maggiore rispetto ai volumi in una categoria che da tempo è una delle colonne portanti del reparto ortofrutta.

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