Attualità
Patate, è l'ora della Sardegna
Raccolte al via tra pochi giorni. Auriemma (Pataió): il maltempo non ci ha condizionato
Si appresta a partire con cauto ottimismo la campagna delle patate novelle sarde, nonostante le forti precipitazioni che hanno interessato l'Isola negli ultimi due mesi, in particolare a inizio maggio.
"Le piogge cadute durante l'ultima ondata di maltempo - dice Vincenzo Auriemma, Ad della Fresco Secco, azienda che produce patate su circa 40 ettari distribuiti in tutta la Sardegna, da Arborea (Oristano) a Cagliari - non sono state per niente regolari, con variazioni fino a 100 millimetri di acqua rilevate tra aree distanti pochi chilometri. Nei nostri appezzamenti - prosegue Auriemma - non abbiamo subito né allagamenti né danni significativi, anche perché, come sempre, avevamo adottato le pratiche agronomiche di prevenzione e i giusti accorgimenti, lavorando bene il terreno e aprendo le canaline di scolo in tutti i terreni. L'unica conseguenza che notiamo è un lieve risentimento dell'apparato fogliare per alcune coltivazioni".
In generale, la Fresco Secco vede quindi il bicchiere mezzo pieno e spera in una buona stagione pataticola. "A oggi non possiamo che essere fiduciosi - sottolinea Auriemma - Tra pochi giorni, verso il 25 maggio, cominceremo a scavare la varietà Lucinda, poi proseguiremo con Monalisa, Cherie e Gwenne".
Dopotutto, il brand Pataió, lanciato nel 2014, sta garantendo all'azienda sarda buone performance, anche in termini di riconoscibilità. Pataió, l'anno scorso, è stato infatti citato dal quotidiano nazionale Libero come uno dei marchi più importanti del settore.
"La Sardegna, oltre ad essere la zona più precoce dopo la Sicilia, è un territorio di produzione sano, in grado di offrire tuberi di ottima qualità e di elevato appeal visivo. Non è facile far passare questo messaggio in un mercato competitivo e maturo come quello delle patate. Quest'anno - conclude l'Ad di Fresco Secco - miriamo a consolidare le relazioni con la Gdo nazionale attraverso programmi di fornitura continuativi".
Copyright 2018 Italiafruit News
"Le piogge cadute durante l'ultima ondata di maltempo - dice Vincenzo Auriemma, Ad della Fresco Secco, azienda che produce patate su circa 40 ettari distribuiti in tutta la Sardegna, da Arborea (Oristano) a Cagliari - non sono state per niente regolari, con variazioni fino a 100 millimetri di acqua rilevate tra aree distanti pochi chilometri. Nei nostri appezzamenti - prosegue Auriemma - non abbiamo subito né allagamenti né danni significativi, anche perché, come sempre, avevamo adottato le pratiche agronomiche di prevenzione e i giusti accorgimenti, lavorando bene il terreno e aprendo le canaline di scolo in tutti i terreni. L'unica conseguenza che notiamo è un lieve risentimento dell'apparato fogliare per alcune coltivazioni".
In generale, la Fresco Secco vede quindi il bicchiere mezzo pieno e spera in una buona stagione pataticola. "A oggi non possiamo che essere fiduciosi - sottolinea Auriemma - Tra pochi giorni, verso il 25 maggio, cominceremo a scavare la varietà Lucinda, poi proseguiremo con Monalisa, Cherie e Gwenne".
Dopotutto, il brand Pataió, lanciato nel 2014, sta garantendo all'azienda sarda buone performance, anche in termini di riconoscibilità. Pataió, l'anno scorso, è stato infatti citato dal quotidiano nazionale Libero come uno dei marchi più importanti del settore.
"La Sardegna, oltre ad essere la zona più precoce dopo la Sicilia, è un territorio di produzione sano, in grado di offrire tuberi di ottima qualità e di elevato appeal visivo. Non è facile far passare questo messaggio in un mercato competitivo e maturo come quello delle patate. Quest'anno - conclude l'Ad di Fresco Secco - miriamo a consolidare le relazioni con la Gdo nazionale attraverso programmi di fornitura continuativi".
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