Campania, buon momento per il fagiolino

E' appena partita, nel frattempo, la raccolta dell'anguria

Campania, buon momento per il fagiolino
Maggio e giugno sono mesi strategici per l'Op Agriverde, realtà produttiva del Sud Italia con sede a Santa Maria a Vico (Caserta).

"In Campania - spiega Silvestro Gallipoli, consulente agronomico dell'Op - siamo in pieno svolgimento con la stagione dei fagiolini precoci e abbiamo appena iniziato la raccolta di angurie e mini-angurie. Nei prossimi giorni, poi, daremo il via alla campagna delle verdure di IV gamma (indivie, scarole, radicchi e pan di zucchero) nella Piana del Fucino, in Abruzzo".

"Il mercato dei fagiolini (coltivati tra Mondragone a Francolise, nella zona tipica del Casertano, ndr) ci sta soddisfacendo - evidenzia Gallipoli - Finora abbiamo ottenuto prezzi alla produzione compresi tra 1,50 e 2,50 euro il chilo, a seconda della caratteristiche qualitative. Più il fagiolino è piccolo e più il prodotto è pregiato. Ma anche il sapore e la brillantezza del colore verde sono variabili determinanti nel processo di valutazione commerciale".

L'Op Agriverde vende il fagiolino sfuso ai clienti grossisti che, a loro volta, compiono le attività di lavorazione e confezionamento e si relazionano con le piattaforme della Gdo italiana.
"La raccolta di questa coltura costa mediamente dai 0,7 ai 0,8 euro/kg: la produzione diventa quindi sconveniente quando il prezzo all'origine scende sotto l'euro".

Un altro prodotto del momento è il cocomero, coltivato in serra su una superfice di 50 ettari. "Tutta la nostra produzione di angurie e mini-angurie viene spedita all'estero - conclude Gallipoli - I mercati di riferimento sono la Germania e la Polonia".

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