Frutta secca ed essiccata, le previsioni dell'industria

Ecco le stime di produzione presentate al Congresso mondiale dell'Inc

Frutta secca ed essiccata, le previsioni dell'industria
Più di 1.500 professionisti da oltre 60 Paesi hanno partecipato alla 37esima edizione del Congresso mondiale della frutta secca ed essiccata, organizzato dall'International Nut and Dried Fruit Council (Inc) a Siviglia (Spagna) dal 21 al 23 maggio scorsi. Tre giorni nei quali gli operatori hanno condiviso conoscenze e idee in materia di commercio, supply chain, consumi, innovazione, sicurezza alimentare, nutrizione e ricerca.

Il Congresso ha visto la presentazione delle consuete previsioni di produzione. Tanto per il segmento della frutta secca, quanto per quello della frutta essiccata, gli industriali del settore si attendono "volumi promettenti" per la stagione in corso. Sarà mantenuto, infatti, il trend di crescita registratosi nelle ultime annate.

"Nel complesso - commenta Pino Calcagni, patron del gruppo Besana e vice-presidente dell'Inc - in questa stagione non dovrebbero esservi grandi sbalzi. La maggiore produttività corrisponderà a un aumento generale dei consumi a livello mondiale. L'unica incognità nel mercato riguarderà però la lira turca che, nell'ultimo anno, ha registrato una svalutazione del 21%".

Più nel dettaglio, la raccolta globale di frutta secca è stimata a 4,5 milioni di tonnellate (kernel basis, eccetto pistacchio in guscio), in aumento del 5% rispetto alla scorsa stagione e del 27% sulla media degli ultimi dieci anni. Questa stima iniziale è coerente con la tendenza positiva che si è osservata nell'ultimo decennio.

Scendendo nello specifico dei diversi prodotti, nel 2018/19 la produzione di mandorle dovrebbe raggiungere 1,3 milioni di tonnellate. Con un aumento del 5% della raccolta, gli anacardi saliranno a quota 800mila tonnellate. I maggiori incrementi sono previsti per le noci brasiliane, i pistacchi, le noci macadamia e le noci pecan. In particolare: le noci brasiliane, dopo la scarsa raccolta del 2017/18, dovrebbero tornare su livelli di produzione normali; i pistacchi cresceranno del 31% (gli Usa si riporteranno su volumi regolari e la Turchia prevede una raccolta eccezionalmente elevata), mentre le noci macadamia e pecan registreranno, rispettivamente, crescite del 12% e del 10%. Si prevede poi una fornitura di nocciole simile alla campagna precedente e anche le raccolte di noci e pinoli dovrebbero livellerarsi alle medie degli ultimi anni.



Per quanto riguarda la frutta disidratata, l'Inc prevede un output di 3,2 milioni di tonnellate, il 6% in più rispetto alla stagione precedente e il 23% rispetto alla media dell'ultimo decennio. Si attende, in particolare, un incremento nell'ordine del 9% per la raccolta di uvetta, uva sultanina e ribes, del 7% per i datteri da tavola, del 6% per i cranberries e del 5% per le prugne secche. Le stime iniziali per albicocche e fichi secchi indicano una produzione media di 214mila tonnellate e 126mila tonnellate, rispettivamente.

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