Mc Garlet, anche il lime parla siciliano

L'azienda lo commercializza a marchio Figaro. E aumenta le superfici

Mc Garlet, anche il lime parla siciliano
Un altro prodotto ortofrutticolo con una bella storia da raccontare ai consumatori. Intorno al 1750, la marina militare inglese di stanza in India ha scoperto che il lime poteva sconfiggere lo scorbuto durante le lunghe traversate in mare. E questo grazie all'elevato contenuto di vitamina C dell'agrume.

“Dal lato commerciale – spiega a Italiafruit News Luca Garletti, titolare della Mc Garlet di Albano Sant'Alessandro (Bergamo) - il lime è richiesto tutto l’anno, ma con un picco di vendite nel periodo estivo perché è utilizzato per le marinature dei piatti o per la preparazione di cocktail estivi”.

Due le varietà più importanti, Persian e Tahiti, che l’azienda lombarda - specializzata nell’import/export di frutta esotica fresca e di IV gamma - importa via mare tutto l’anno dal Messico (la prima) e dal Brasile (la seconda).



“Il lime Persian – spiega Garletti – è più verde e meno succoso. La colorazione è dovuta al sistema messicano di potatura, che prevede un maggiore intervento nella parte centrale per permettere ai raggi solari di penetrare meglio all’interno della chioma. In questo modo si intensifica la fotosintesi che si manifesta, appunto, con una maggior colorazione verde. Il lime Tahiti, invece, è meno verde ma molto più succoso. E, in effetti, è acquistato non tanto per l’aspetto esteriore, ma proprio per la resa in succo”.

Da settembre a novembre dell’anno scorso la Mc Garlet ha iniziato a commercializzare con il marchio Figaro il lime italiano, prodotto in Sicilia da alcune aziende partner e, sempre dal 2017, ha iniziato una propria produzione nel territorio di Caronia (Messina) che, nei prossimi tre anni, garantirà circa un migliaio di tonnellate tra lime, avocado, mango e passion fruit.



“In Sicilia sono coltivate le varietà La vallette e Criollo, quest'ultima caratterizzata da calibro piccolo ma sapore intenso. I frutti di lime – conclude Mc Garlet – sono richiesti sfusi dai mercati ortofrutticoli e confezionati in pratiche retine da 300 o 500 grammi per la grande distribuzione organizzata”.

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