Fuori suolo e fotovoltaico: ecco la top quality

A Lodi l'azienda San Maurizio coltiva il pomodoro Solarino in maxi serre hi-tech

Fuori suolo e fotovoltaico: ecco la top quality
Serre di ultima generazione per la coltivazione fuori suolo, continui investimenti tecnologici e costante ricerca di nuove varietà per la coltura protetta e il pieno campo: la Società agricola San Maurizio di Merlino, in provincia di Lodi, è un concentrato di innovazione e sostenibilità.

“Grazie alle rotazioni dei terreni coltiviamo zucchine su 220 ettari di pieno campo, mentre in 10 ettari sotto serra produciamo pomodoro datterino – spiega a Italiafruit News il titolare e responsabile commerciale, Paolo Locatelli – Nel 2011 a Merlino, in un’ottica di risparmio energetico e rispetto dell’ambiente, abbiamo inaugurato una maxi serra fotovoltaica di 14mila metri quadrati di pannelli e potenza pari a un megawatt. Qui nel 2015 è anche entrata in funzione una caldaia a biomasse legnose da 3,4 megawatt per il riscaldamento delle serre. A Brembio, Lodi, in un’altra serra hi-tech di 1,5 ettari produciamo sempre datterino e, infine, a San Zenone al Lambro, nel Milanese, abbiamo un frutteto di albicocche coperto da una serra a vetro che, grazie al tetto in pannelli fotovoltaici integrati, è del tutto autosufficiente dal punto di vista energetico”.

Datterino Solarino coltivato fuori suolo azienda Merlino

Il 70% del fatturato arriva dalle colture in pieno campo (le zucchine e i fiori di zucchino sono prodotti da fine maggio a tutto ottobre). “Ci siamo dotati di strutture tecnologiche lungo tutte le fasi di produzione – continua Locatelli - Dai trattori con sistema di guida autonomo Gps, dove l’operatore a bordo ha solo la funzione di controllo nella preparazione terreni, fino alla raccolta, puntiamo sull’ottimizzazione del lavoro e sulla precisione. Per l’irrigazione, ad esempio, usiamo impianti superficiali mobili che ci permettono di spostarci mantenendo le stesse misure ovunque (i tubi sotterranei sono distribuiti in tutti gli appezzamenti, ndr), mentre la raccolta avviene grazie a piattaforme cingolate, così da poter entrare in campo tutti i giorni, qualunque siano le condizione climatiche”.

Non solo. Il rispetto delle rotazioni (ai 100 aziendali si somma un centinaio di ettari del vicinato) permette di evitare la stessa coltura per due anni consecutivi sullo stesso terreno, riducendo così drasticamente l’impiego di prodotti fitosanitari. E le pacciamature biodegradabili in Mater-Bi sono “di casa” da 18 anni.

Datterino Solarino azienda Merlino

Il rimanente 30% del giro d'affari è dato dalle coltivazioni fuori suolo, una decina di ettari destinati a Solarino, il datterino di Rijk Zwaan che qui si produce da aprile a fine novembre. Il centro aziendale è fornito di una calibratrice di ultima generazione per la lavorazione delle zucchine e diverse linee di confezionamento automatico per il pomodoro.

Datterino Solarino coltivato fuori suolo Merlino

“Nostro cliente di riferimento – conclude Locatelli - è la grande distribuzione organizzata nazionale, alla quale forniamo i nostri prodotti confezionati in tutte le tipologie e grammature richieste, perlopiù a marca del distributore. Abbiamo però un sigillo personalizzato Merlino da mettere sulle vaschette”.

L’azienda è certificata Global Gap e Grasp, standard per le ispezioni delle buone pratiche sociali.

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