Frutta esotica, Alma: boom dei volumi, prezzi in calo

La società milanese serve Gdo e specializzati. «In sei mesi venduto come in tutto il 2017». I dati

Frutta esotica, Alma: boom dei volumi, prezzi in calo
Cresce a doppia cifra, e in molti casi del 100%, la richiesta di frutta esotica per Alma, azienda dell’Ortomercato di Milano specializzata nell’importazione e distribuzione di prodotti tropicali che si avvale di una nuova piattaforma logistica e serve grande distribuzione, mercati all’ingrosso e dettagliantibrandizzando” le referenze che provengono da vari fornitori per nave o per via aerea.

“E’ un comparto che continua a correre e che in questi primi sei mesi del 2018 ha messo a segno un progresso notevole, in termini di quantitativi, rispetto all’analogo periodo del  2017, in certi casi abbiamo già venduto l'equivalente o più dell'intero anno scorso”, spiega Gianna Mezzetti, socia Alma. I dati parlano chiaro: tra gennaio e luglio i volumi di mango via mare hanno toccato le 363 tonnellate a fronte delle 336 dell’intero 2017; lo stesso prodotto per via area ha raggiunto le 188 tonnellate, solo 10 meno del periodo gennaio-dicembre. La papaya (230 tonnellate) ha già eguagliato il riferimento numerico del 2017, l’avocado lo ha migliorato (524 tonnellate contro 456); per il lime infine le tonnellate semestrali sono già 284, appena sotto le 310 del 2017.

Ma c'è un rovescio della medaglia: i prezzi. “L’aumento di offerta da parte dei Paesi produttori che in certi casi, come in Perù, stanno sperimentando coltivazioni intensive per ampliare il calendario produttivo - puntualizza Mezzetti -  ha ridotto sensibilmente le quotazioni soprattutto di mango, avocado e del lime: i listini di quest’ultimo, in particolare, sono ai minimi termini. In sostanza la domanda cresce ma cresce anche la disponibilità e i distributori sono sempre più agguerriti; la concorrenza, nutrita anche all'estero, immette sul mercato italiano masse di prodotto a volte a prezzi bassissimi. In questo scenario, comprendere le dinamiche ed essere competitivi non è sempre semplice”.
 

Gianna Mezzetti

Resta il fatto che ai consumatori l’esotico piace: “Anche in queste giornate d’estate, in cui la frutta di stagione non manca, alcuni prodotti tengono bene. Registriamo, in particolare, una forte progressione della papaya sia Golden che Formosa, del mango che arriva per via aerea e dell’avocado Hass che sta soppiantando la altre varietà”. E la Gdo cosa chiede? “Avocado, lime, mango via mare e via area; per quest'ultimo, tuttavia, le maggiori soddisfazioni arrivano dal mercato tradizionale e dai negozi specializzati che valgono per noi il 50% circa delle vendite, a pari merito con le grandi catene”.

L’import di merce di via aerea rappresenta il 35% del totale del business di Alma, contro il 65% del via mare. Macroaree di riferimento per gli acquisti sono soprattutto l’America Latina (“anche per l’ananas via aerea, di cui siamo strati tra i precursori con il nostro brand”), l’Africa e Israele. “L’avocado - scende nel dettaglio Mezzetti - vive due stagioni: da aprile a novembre lo importiamo da Sudafrica, Perù e Messico, negli altri mesi da Israele; il mango proviene quasi tutto dall’America Latina, con il Brasile che lo fornisce 12 mesi l’anno e Perù, Messico, Costa d’Avorio, Senegal, Mali ed Egitto che si alternano durante l’anno”.

Dalla piattaforma milanese dell’azienda transita anche il super esotico, meno conosciuto dai consumatori: dalla pitaya (dragon fruit) rossa e gialla al mangostano, dal rambutan al frutto della passione, dalla maracuja al più noto bananito. Alma si distingue anche per l’offerta di frutta esotica di quarta gamma, veicolata attraverso una nota catena della Gdo.

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