Centinaio e Malavolti fanno pace in fiera a Bologna

Stop alla polemiche, il ministro delle Politiche agricole e il presidente Unacoma pensano al settore

Centinaio e Malavolti fanno pace in fiera a Bologna
“Non me ne frega nulla, l'importante per me sono le cose concrete. Però non mi piace essere trattato come lo scemo del villaggio: io non dipendo dalla piattaforma Rousseau, dipendo solo da me stesso e decido insieme ai miei collaboratori dove andare e dove no”. Il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, assicura che l'incidente diplomatico con Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma, è chiuso, ma ieri - al suo arrivo all'Eima, la fiera delle macchine agricole in corso a Bologna - qualche sassolino se l'è tolto.

Come ricorda l’agenzia Ansa, Malavolti lo aveva accusato di aver snobbato l'evento, ironizzando sulla piattaforma grillina: "Le avrà detto che più che incontrare gli imprenditori italiani, è meglio andare a parlare al popolo cinese". Per Centinaio, però, “la piattaforma Rousseau non decide neanche per i ministri M5s, di conseguenza non esageriamo perché se bisogna provocare va bene, ma poi provoco anche io”. La trasferta in Cina (saltata per il voto alla fiducia sul decreto sicurezza) “era importantissima - ha sottolineato - bisognava esserci, e ora andrà ricalendarizzata”.

Insomma, nessuna questione personale, ha assicurato il ministro: “Le mie giornate sono fatte di 24 ore, ieri abbiamo fatto il punto con la mia segretaria e nel giro di pochi mesi abbiamo ricevuto 498 richieste di appuntamento. Io lavoro 20 ore al giorno, dormo 4-5 ore e di più non riesco a fare”.

Gian Marco Centinaio Eima

Tono disteso dall'altra parte. “Abbiamo molto apprezzato la visita all’Eima del ministro Gian Marco Centinaio - commenta il presidente di FederUnacoma, Alessandro Malavolti - Abbiamo posto le basi per una collaborazione che ci auguriamo possa portare buoni frutti per l’industria della meccanica agricola e per l’agricoltura italiana”. “Non esiste agricoltura senza meccanica agricola – afferma Malavolti – e occorre per questo sviluppare politiche per il settore primario che concepiscano la meccanizzazione come elemento strutturale”.

Tra le questioni più urgenti, la sicurezza sul lavoro. Negli incontri che si stanno svolgendo in ambito Eima emerge infatti il dato sugli incidenti in agricoltura (200 morti in media ogni anno), incidenti in gran parte causati dall’uso di macchine vecchie e mai revisionate. Uno dei punti chiave della Campagna sicurezza, lanciata con un evento promosso da FederUnacoma, è lo sblocco dei decreti attuativi per la revisione obbligatoria delle macchine agricole. Il decreto per la revisione è stato approvato nel 2015, e si aspetta da quasi tre anni e mezzo che divenga operativo.

“Sono certo che, a partire da oggi, su questa e su molte altre questioni che riguardano la meccanica agricola, vedi la compatibilità delle nuove norme con le caratteristiche dei mezzi agricoli, la razionalizzazione delle pratiche per l’erogazione dei Programmi di sviluppo rurale, i fondi per la ricerca e altro, si possa lavorare in sintonia con il ministero e con il Governo. Nell’incontro di oggi è emersa una particolare attenzione e capacità propositiva da parte del ministro Centinaio per quanto riguarda il mondo giovanile – conclude Malavolti – e questo è un aspetto che ho particolarmente apprezzato, perché uno degli obiettivi strategici della nostra economia agricola è proprio quello di incoraggiare l’avvento di una nuova generazione di agricoltori, motivati e aperti all’innovazione”.

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