Kiwi italiani, giro di vite dell'Australia

Controlli extra a causa di una cimice. Nuove linee guida non pervenute

Kiwi italiani, giro di vite dell'Australia
Il Servizio fitosanitario australiano intensificherà con ispezioni supplementari i controlli sui kiwi provenienti dall'Italia. La notizia è stata diffusa dopo che è stata trovata una cimice su un imballaggio. In particolare - in aggiunta alle operazioni standard per i prodotti freschi - il Dipartimento dell'Agricoltura e delle risorse idriche estenderà il campionamento su imballaggi e cartoni contenenti kiwi italiani fino al 30 aprile 2019. Lo scopo è verificare che le confezioni contenenti i kiwi italiani siano esenti dalla cimice asiatica (Halyomorpha halys).

Sul sito del Dipartimento australiano è spiegato a importatori e agenti doganali che tale decisione aumenterà i tempi di ispezione dei prodotti freschi per il periodo specificato: in caso di ritrovamento, la partita sarà sottoposta a fumigazione, 15° C per almeno 12 ore.

Marco Salvi Fruitimprese

“In Australia esportiamo quasi esclusivamente kiwi – dice a Italiafruit News Marco Salvi, presidente di Fruitimprese – parliamo di seimila tonnellate, ma si tratta perlopiù di prodotto premium, quindi ad alto valore”.

Simona Rubbi Cso Italy

Ora vanno definite le modalità di applicazione delle nuove disposizioni a livello nazionale. “Il problema sarà come applicare le nuove normative – conferma Simona Rubbi del Cso Italy di Ferrara – Nell’allegato A del documento, infatti, non si parla di ortofrutta, ma c’è riferimento a container e confezioni. Ora i nostri Servizi fitosanitari regionali e quello nazionale stanno cercando di capire quali saranno le Linee guida da rispettare per garantire l’assenza della cimice”.

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