«Leader Price Italia, 2019 di sviluppo»

Il presidente Ibba: l'ortofrutta vale il 13%. Strategie e input per i fornitori

«Leader Price Italia, 2019 di sviluppo»
Dopo un anno di rodaggio e di “assaggio” del mercato, Leader Price Italia prepara un 2019 aggressivo per espandersi nel Paese puntando su pricing, freschezza, shopping experience, valorizzazione dei prodotti a marca del distributore. Lo spiega a Italiafruit News Giangiacomo Ibba (nella foto in alto nel riquadro), presidente della Spa nata dalla partenarship tra Crai e Geimex (proprietaria del brand a livello internazionale) per lo sviluppo nel mercato discount nello Stivale. Tra gli azionisti ci sono Crai Secom Spa, Ama, Codè, F.lli Ibba e NewGrieco.

Presidente Ibba, qual è il "trend" dei cinque punti vendita Leader Price Italia fin qui aperti e la risposta del consumatore al vostro format? Siete soddisfatti?
La nostra insegna non era fino ad ora conosciuta in Italia, di qui lo sforzo per farci conoscere ed apprezzare. I risultati di vendita sono incoraggianti perché mostrano crescite costanti di numerica di clienti, fidelizzazione e fatturato. I Pdv situati a Como, Borgosatollo (Brescia), Voghera (Pavia), Vaprio D’Adda (Milano) e Paratico (Brescia), aperti tra maggio e novembre 2018, stanno performando secondo le nostre aspettative e rispettando gli obiettivi di target che ci eravamo prefissati. Queste prime aperture sono servite anche a testare e mettere a punto il format e l’assortimento del Pdv nell'ottica di una migliore efficienza e sviluppo per il prossimo esercizio 2019. Dalle ricerche qualitative di customer satisfaction effettuate, emerge chiaramente come i clienti abbiano capito e apprezzato ciò che offriamo, in particolare per pricing, per il quale riconoscono la massima convenienza, per qualità dei prodotti, che sono ritenuti da buoni a ottimi, e piacevolezza della shopping experience, considerata molto user-friendly, moderna e pratica.


 
Quali sono le strategie per il 2019 e gli obiettivi nel medio-lungo periodo?
Riteniamo che il nostro modello abbia raggiunto un’appropriata funzionalità per poter essere sviluppato, e, per il nuovo anno, abbiamo tra gli obiettivi sicuramente quello di espanderci ulteriormente sul territorio italiano. Le aperture in Lombardia sono state di fondamentale rilevanza per noi: il mercato lombardo è molto ricettivo e sempre all’avanguardia nei trend di consumo. Inoltre, la presenza di quasi tutte le insegne leader ha costituito e costituisce un buon banco di prova per testare e sviluppare il nostro format
 
E per quanto riguarda il reparto ortofrutta? La vostra politica di valorizzazione del fresco è apprezzata?  
L’ortofrutta è uno dei reparti su cui Lpi punta per distinguersi dalla concorrenza offrendo convenienza, qualità e massima freschezza. Oggi il reparto vale all’incirca il 13% del venduto totale dei negozi, con una proposta di 150 articoli selezionati settimanalmente in base alla stagionalità e ai migliori prodotti proposti dal mercato. L’obiettivo è presentare al cliente ogni giorno un’offerta completa - dal fresco alla IV e V gamma - di frutta e verdura che possa soddisfare i bisogni essenziali ma anche offrire spazio alle particolarità e alle varietà speciali che non si trovano dappertutto. L’elemento fondamentale alla base della nostra proposta rimane comunque la qualità dei prodotti che, in linea con la filosofia dell’insegna, vuole proporre al cliente il meglio al giusto prezzo. La nostra politica del fresco è ben accolta e apprezzata, come evidenziano le nostre ricerche qualitative tra i consumatori.


 
Quali sono le strategie commerciali su cui vi state focalizzando per l’ortofrutta e quali indicazioni si sente di dare ai potenziali fornitori?
L’obbiettivo di Lpi è avere un pricing più conveniente o in linea con la migliore concorrenza sia di pari categoria che della grande distribuzione garantendo comunque sempre un’elevata qualità del prodotto. Per offrire inoltre al cliente l’opportunità di maggiore risparmio, ogni settimana, oltre alla promozione istituzionale del volantino, viene selezionata una lista di una decina di prodotti su cui dare il prezzo migliore del mercato della distribuzione. Il 95% dell’assortimento dell’ortofrutta è composto da prodotto italiano, proprio per stare attenti al territorio in cui operiamo. 
La selezione dei fornitori - tutti, indistintamente - parte dall’analisi dei bisogni dei clienti e della loro soddisfazione, che devono essere sempre al centro di ogni nostra scelta. Una volta individuato tali bisogni, i category insieme al controllo qualità iniziano lo scouting dei fornitori e analizzano quali possano garantirci il migliore risultato per il nostro prodotto “Leader Price” in termini qualitativi e di convenienza per i clienti. Attualmente i nostri fornitori sono circa 170, in gran parte Pmi italiane.
 
La distribuzione italiana si è arricchita recentemente di nuovi player, da Aldi a Banco Fresco: come valutate questa evoluzione del settore in un momento in cui i consumi sono tutt’altro che brillanti?
La competizione è sempre “sana” perché va tutto a favore dei clienti. La nostra è un’azienda nuova nel mercato italiano che pone il cliente al centro della propria attività e ha grandi obiettivi per il futuro. Per realizzarli dovremo continuamente impegnarci per efficienza e abbassamento dei costi. Tuttavia siamo fermamente convinti che quello che ci permetterà di emergere in un mercato altamente competitivo come quello domestico, non sarà l’essere più efficienti degli altri e nemmeno “la guerra dei prezzi” al ribasso: ciò che può realmente distinguerci e accrescere la nostra visibilità verso i consumatori è la differenziazione su “cosa” e “come” commercializziamo i prodotti. Porre il focus sulla nostra insegna, attraverso i prodotti a marchio, è il modo in cui possiamo distinguerci. In poche parole, vogliamo proporre prodotti sui quali crediamo veramente, in cui crediamo per primi.

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