«Come dare qualità ai meloni partendo dal portainnesto»

Hm.Clause presenta Vigus: «Una soluzione per l'intera gamma varietale»

«Come dare qualità ai meloni partendo dal portainnesto»
Dopo un 2018 di prova, e importanti risultati ottenuti, il portainnesto per meloni Vigus F1 di HM.CLAUSE si appresta a vivere la prima vera campagna di commercializzazione. Per i produttori arriva una soluzione consigliata per l'intera gamma varietale, una soluzione capace di esaltare anche le caratteristiche organolettiche del frutto. Scopriamo perché con Vittorio Cristofori, responsabile vendite zona Centro Nord di HMC.CLAUSE.

“Vigus F1 deriva dalla ricerca HM.CLAUSE sui meloni lisci – spiega – E' un portainnesto di melone per melone che mostra una grande affinità con tutte le varietà, dai classici retati ai lisci da cui deriva. Ha un apparato radicale molto sviluppato, che esplora bene il terreno e proprio per questa sua caratteristica si adatta molto bene a tutti gli areali produttivi, anche quelli che presentano i terreni più difficili, come quelli maggiormente compatti o dove si riscontrano problemi fitosanitari, ad esempio fusarium e patogeni affini”.



A proposito di areali, HM.CLAUSE sottolinea che Vigus F1 può essere utilizzato con successo dai trapianti in Sicilia e Campania – dove solitamente si innesta sul precoce – fino ad arrivare alle zone del Nord.
“Derivando dai lisci, Vigus F1 aiuta a migliorare la qualità finale del prodotto e si avvantaggia rispetto ai portainnesti che si sviluppano meno – aggiunge Cristofori – E' Resistente (IR) alla quarta razza di fusarium (Fom 1-2), all'oidio e repellente all’Aphis Gossypii (Ag), aspetto fondamentale in tutti i terreni dove vengono piantati meloni innestati: funghi e parassiti che, in alcuni areali italiani, stanno determinando cali di produzione e inficiano la longevità della coltura trapiantata. Vigus F1, come suggerisce il nome, dà vigoria alla pianta, non come i portainnesti di zucca che determinano sviluppi spesso eccessivi con conseguente retro-gusto da zucca. Oltre alla vigoria, mantiene la precocità della varietà innestata e permette alla pianta di continuare nel tempo. La sua conformazione agevola anche l'attività vivaistica, avendo un ipocotile basso e uniformità di germinazione è facile da innestare”.

Aspetti organolettici
, come influisce la scelta di Vigus F1? “Essendo un portainnesto che deriva da una ricerca sui meloni lisci riesce a trasmettere alle varietà innestate qualità organolettiche superiori rispetto ai portainnesti di zucca o di altro tipo – risponde il responsabile di zona HM.CLAUSE – Dolcezza e aromaticità sono esaltate, ma anche la colorazione della polpa, dando quindi un plus anche a livello visivo. Nella scorsa campagna abbiamo avuto riscontri positivi: anche con una primavera fredda e buia, dove molte piante tendevano a filare per cercare luce, i meloni innestati su Vigus F1 sono rimasti bassi e compatti, evitando così anche in condizioni tipiche del Nord complicazioni ai vivaisti. Grazie all'apparato radicale forte, poi, è possibile anticipare l'innesto e avere buoni risultati di attecchimento. Va poi considerato il fattore continuità: a differenza di altri portainnesti, anche all'ottava raccolta con Vigus F1 si ottengono meloni con mezzo grado Brix in più rispetto ad altre soluzioni e una resa a fine ciclo di un 10-15% superiore rispetto a un melone non innestato o innestato su zucca. Quindi – conclude Cristofori – più qualità e più resa”.

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