Fake (e old) news, la IV gamma si difende

«Insalate in busta non sicure»: articolo fa il giro del web, ma è del 2012. Uif: fuorviante

Fake (e old) news, la IV gamma si difende
“Fake” news. E anche “old”. La IV gamma è tornata al centro dell’attenzione, suo malgrado, per una notizia che nei giorni giorni ha fatto il giro del web e di alcune testate giornalistiche nazionali generando (ingiustificato) allarmismo tra utenti e consumatori. Nell’articolo "rilanciato" all'inizio di questa settimana, si legge che uno studio condotto dall’Università di Torino su un campione 100 buste di insalata pronta evidenzia la presenza di elevate quantità di microrganismi nei campioni. Nonostante le insalate vengano sottoposte a due fasi di centrifuga all’interno di speciali vasche per garantire la pulizia del prodotto venduto - spiega l’articolo, ripreso anche da testate autorevoli - l’acqua utilizzata non è sufficiente a garantire l’assenza definitiva di eventuali batteri patogeni quando il prodotto viene consumato; il consiglio conseguente, è quello di lavare accuratamente le verdure in busta prima del consumo. 



Peccato che lo studio risalga al 2012 - quando già aveva suscitato la reazione degli operatori - che nel frattempo sia entrata in vigore la nuova normativa in materia di produzione, confezionamento e commercializzazione con parametri stringenti sulla sicurezza alimentare e, ancora, che la sicurezza dei “fresh cut” sia garantita da controlli lungo tutta la filiera, come ricorda il Gruppo IV Gamma di Unione Italia Food (ex Aiipa), corso ai ripari con una una nota stampa divulgata ieri.

“Già sette anni fa avevamo confutato in maniera netta e decisa quanto riportato negli articoli seguiti a quello studio, fuorviante”, sottolinea Uif, che dissente dal tono allarmistico e dai contenuti degli articoli. E ricorda che con la normativa dell’agosto 2015 è scattato l’obbligo per tutti i produttori e per la distribuzione di garantire il rispetto della catena del freddo a una temperatura uniforme e costantemente inferiore agli 8 gradi dalle linee di confezionamento ai banchi refrigerati dei punti vendita. 



“La qualità e la sicurezza dal punto di vista igienico degli ortofrutticoli di IV gamma vengono preservate attraverso lavaggio e asciugatura accurati attraverso sistemi tecnologici avanzati che – a differenza del lavaggio domestico – garantiscono un prodotto sicuro e conforme a legge”, conclude la nota. “È per questo motivo che il Ministero della Salute consente di commercializzare il prodotto come lavato e pronto al consumo”. 

La replica è stata ripresa da gran parte delle testate che avevano veicolato l’articolo “fake”. 

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