Carote, le novelle di Ispica entrano a regime

L'Olanda sta per terminare le scorte. Colle d'Oro: speriamo nell'aumento dei consumi dopo Pasqua

Carote, le novelle di Ispica entrano a regime
Gli impianti di carote novelle nell'areale vocato di Ispica (Ragusa) stanno entrando in piena produzione. "La stagione, iniziata verso metà febbraio, sta per entrare nel vivo: nei prossimi giorni, infatti, i nostri impianti saranno a regime", conferma Carmelo Calabrese, direttore commerciale della Colle d'Oro, Organizzazione di produttori che lavora prevalentemente con la Gdo italiana ed europea. 

"La carota, nell'ambito dei nostri 1.100 ettari dedicati a ortaggi, è in cima alla lista delle produzioni più importanti. La qualità organolettica è molto buona. Confidiamo quindi che il mercato possa premiarci, aumentando il consumo e, di conseguenza, il livello dei prezzi".



Le premesse per fare bene ci sono tutte, in particolare dal periodo pasquale in avanti. "L'offerta dei concorrenti europei - spiega ancora il direttore commerciale - è in progressiva riduzione: le rimanenze dell'Olanda, il principale Paese che ha fornito l'Europa durante i mesi invernali, sono in esaurimento, così come quelle dell'Italia". La carota novella di Ispica, in pratica, si prepara ad avere campo libero per posizionarsi al meglio sul mercato.

Un'altra delle verdure più coltivate dall'Op Colle d'Oro è la zucchina, la cui stagione volgerà al termine tra qualche settimana. "La produzione disponibile presenta ancora una buona qualità. I prezzi quest'anno sono stati buoni fino a 10-15 giorni fa; poi, purtroppo, sono scesi sotto il punto di pareggio".


Carmelo Calabrese dell'Op Colle d'Oro di Ispica

Il pomodoro nel Sud est della Sicilia è praticamente a metà stagione. "Finora - sottolinea Calabrese - i migliori risultati di vendita li abbiamo ottenuti all'estero, grazie alla maggiore programmazione dei gruppi distributivi francesi, tedeschi e austriaci. Le quotazioni medie, in generale, sono state costanti ma non eccezionali. Soprattutto per il ciliegino auspichiamo di poter spuntare qualche centesimo di euro in più, a beneficio del lavoro degli agricoltori".

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