«Con gli ortaggi a residuo zero ho conquistato la Gdo»

L'Azienda Speranza amplia le proprie superfici e sviluppa anche un progetto per l'estero

«Con gli ortaggi a residuo zero ho conquistato la Gdo»
Le radici sono sempre quelle: Sicilia, orticoltura, serre e passione per un duro lavoro. Ma l'Azienda Agricola Speranza - fondata da Giovanni Speranza nel 1965 - dopo oltre mezzo secolo di storia non ha perso la sua identità. Anzi, rimane azienda familiare ma la famiglia si è recentemente allargata.



"Siamo cresciuti - spiega a Italiafruit News Alessandro Speranza, che con il fratello Giuseppe porta avanti l'attività a Vittoria (Ragusa), specializzata nella produzione di melanzane, pomodori, cetrioli e peperoni - aggregando in questa avventura altri familiari. Ora lavoriamo su una quarantina di ettari tra serre e pieno campo, concentrando la vendita sul nostro gruppo: diamo continuità produttiva, garanzie di qualità e affidabilità. E così siamo riusciti ad affermarci come fornitori della Grande distribuzione organizzata. Da settembre entreremo in quattro nuove catene e siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti".

I rapporti tra produzione e distribuzione sono spesso tesi, soprattutto quando si parla di fare il prezzo. Ma se ci sono i giusti presupposti, tra produzione e distribuzione - come sottolinea Speranza - può nascere una vera alleanza. "Abbiamo scoperto il vero senso di collaborazione che ci può essere tra un'azienda agricola e la Gdo - prosegue l'imprenditore siciliano - lavorando con continuità e serietà si possono sviluppare numeri interessanti. Per una catena, però, devi essere una garanzia: avere prodotto tutto l'anno, non lasciare mai a piedi il tuo cliente, offrire professionalità, qualità e soprattutto valore. A tal proposito il nostro progetto di ortaggi a residui zero ha riscosso molto interesse. Noi offriamo servizio e le nostre vendite ne traggono beneficio".



L'Azienda Speranza continua a presidiare anche il canale dell'ingrosso. Grazie alla collaborazione con la Cooperativa La Legnaia di Firenze opera con soddisfazione al Mercafir. "Nell'ultimo anno il fatturato sviluppato sul capoluogo Toscano è cresciuto del 25%, stiamo facendo proprio un bel lavoro, anche con campagne promozionali all'interno dei punti vendita che gestisce la cooperativa stessa", evidenzia Speranza.



E l'ultima, nuova, sfida è l'estero, che vale un 20% del giro d'affari aziendale. "Serviamo piattaforme distributive in Germania e Belgio, e con quest'ultimo Paese abbiamo un piano di sviluppo interessante, nella piazza tedesca ho visto una clientela satura - conclude Alessandro Speranza - mentre nel mercato belga c'è terreno fertile per la commercializzazione dei nostri prodotti".

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