Quando la regionalità diventa un valore

Miss Freschezza: Gdo interessata, promuovere la biodiversità pugliese

Quando la regionalità diventa un valore
La regionalità, per l'ortofrutta, può diventare un valore da sfruttare anche all'estero. Lo dimostra la storia del Cumelo di The Greenery (clicca qui per leggere la notizia): un brand nato dalla collaborazione del colosso olandese con Miss Freschezza, il marchio di commercializzazione dell'Ortofrutticola Egnathia e dell'Azienda agricola Liso.



"Il Cumelo non è altro che il nostro Barattiere, consumato nei periodi estivi da molti decenni e che fino a pochi anni fa era esclusivamente conosciuto in una ristretta zona della Puglia", spiega a Italiafruit News Cosimo Leggiero, responsabile commerciale di Miss Freschezza. "Abbiamo iniziato a commercializzarlo dapprima nei mercati generali del Sud, poi abbiamo iniziato a veicolarlo anche nella Gdo con il gruppo Megamark ed ora, attraverso la collaborazione con il gruppo The Greenery, nella Gdo olandese a insegna Jumbo. Siamo molto orgogliosi di questo progetto e di questa collaborazione, nata anche grazie a Gerard Van Loon, collaboratore di The Greenery, il quale trasferitosi in Puglia per aprire il suo B&B durante una sua visita presso la nostra azienda è rimasto affascinato proprio dal Barattiere e dal suo gusto. Lui stesso lo ha fatto assaggiare ai suoi clienti olandesi del suo B&B e i feedback sono stati subito molto positivi. Da qui l’idea di immetterlo sul mercato olandese ed ecco che dopo vari test oggi siamo qui a parlare di Cumelo".

Cumelo Barattiere Puglia

La regionalità tipica dell'Italia, quindi, può avere successo all'estero?
Siamo consapevoli che la biodiversità regionale ha ancora tanto da offrire. Basti pensare ad alcune solanacee come il pomodoro regina e il Perino di Egnathia, brassicacee come la cima di rapa Fasanese, cucurbitacee come i caroselli e lo stesso barattiere, alcune delle quali a rischio estinzione genetica. Noi operatori dell’ortofrutta pugliese abbiamo il dovere di far conoscere al di fuori della nostra regione queste eccellenze, che spesso sono coltivate con non poche difficoltà da contadini locali su piccole superfici di terreno, un vero e proprio prodotto di nicchia.



Come azienda vi dedicate anche ad altri prodotti di nicchia o frutti dimenticati?
Cerchiamo di valorizzare il più possibile quello che i nostri nonni hanno da sempre coltivato come fichi, patate novelle, pomodori regina al filo di cotone, pomodoro perino di Egnathia, cima di rapa Fasanese, barattiere, caroselli di varie tipologie, spesso vestendoli di un packaging innovativo e accattivante.

Il fico, per esempio, ha una stagionalità brevissima. Che risultati state avendo?
Il fico è uno di quei prodotti di nicchia che quest’anno ha avuto un importante restyling nel suo packaging, stiamo investendo molto su questa referenza certificando Global Gap, Grasp e Iso 2005 l’intera produzione e ampliando in campo le superfici coltivate. Viene venduto sia in Italia che all’estero e riscuote sempre un gran successo con prezzi medio alti e continue richieste di nuovi potenziali clienti. In verità riusciamo a coprire i mesi di giugno, luglio e agosto prima con i verdi e poi con i neri. I mercati di riferimento restano in primis l’Italia con la Gdo e poi soprattutto la Germania, dove il nostro prodotto viene sempre più apprezzato.

Fichi Puglia

Nei vostri rapporti con la Gdo italiana, la tipicità regionale ha un suo peso?
Alcuni nostri clienti della Gdo italiana vedono in Miss Freschezza un partner affidabile non solo per la fornitura delle classiche referenze come bietola, sedano, finocchi, pesche e uva da tavola, ma anche per tutti quegli ecotipi locali che difficilmente possono essere reperiti dalla Gdo con continuità e nei quantitativi a loro consoni. Cerchiamo di instaurare sempre un rapporto di partnership con i nostri clienti della distribuzione perché con la collaborazione e la massima trasparenza si possono raggiungere gli obiettivi.

Com'è partita la campagna della frutta estiva?

La campagna della frutta estiva, fichi a parte, è partita con qualche difficoltà per quanto riguarda le drupacee, subito con grande offerta di prodotto spagnolo che ha oscurato il prodotto italiano sia come prezzo che, forse, anche qualitativamente. Adesso la situazione sembra migliorare anche dal punto di vista della qualità e con le temperature attuali i consumi stanno subendo una accelerata, le prospettive sicuramente migliorano.



Sul fronte degli ortaggi, invece, con che prodotti state lavorando?
Stiamo lavorando patate novelle, zucchino, zucchino giallo, zucchino tondo chiaro e scuro, fiori di zucchino, barattiere, carosello chiaro e striato, scopatizzo, melanzane, pomodoro regina verde e al filo di cotone e ovviamente fichi neri. Dopo i mesi di aprile e maggio, che hanno messo a dura prova le colture primizie, adesso la situazione sembra stabilizzarsi e siamo in piena produzione: l’andamento è soddisfacente e in questo momento, soprattutto per zucchine e melanzane, si registra poca offerta e un rialzo dei prezzi. Per le nostre patate novelle di Puglia, invece, la stagione iniziata un po' in ritardo per via delle pioggie incessanti, ora prosegue con ottima soddisfazione e probabilmente finirà prima del previsto: anche qui quest’anno abbiamo introdotto nuovi pack in cartone nelle versioni 12 kg e 4 kg che stanno riscuotendo un buon successo presso i nostri clienti.

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