Dop e Igp, operazione riconoscibilità nella ristorazione

Richiesta al Mipaaft: introdurre l'obbligo di indicazione dei prodotti a marchio nei menù

Dop e Igp, operazione riconoscibilità nella ristorazione
Il fuoricasa è un'importante occasione di consumo, ma soprattutto di possibile conoscenza di nuovi prodotti. Ecco che per Dop e Igp diventa fondamentale conquistare una vetrina sui menu. E i prodotti ortofrutticoli a marchio lo sanno bene.

"A differenza del vino, che in tavola esalta la propria origine (mediante l'esibizione dell'etichetta), il food nella ristorazione perde identità. Solo qualche ristorante di alto livello è attento ad esaltare la qualità delle materie prime utilizzate; il grosso, specie nella ristorazione collettiva, oscura le denominazioni". Parola di Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio di tutela del Grana Padano, nel raccontare la minaccia crescente sul sistema dei prodotti a denominazione d'origine (Dop e Igp).



Baldrighi è intervenuto a The Best in Lombardy-Agrifood & Travel, l'evento organizzato lunedì da Gambero Rosso, Class Editori e Regione Lombardia a Milano. "Oggi, il 40% dei consumi alimentari degli italiani avviene fuori casa. E il trend è crescente - aggiunge - In tavola, prodotti come il Grana non hanno possibilità di farsi conoscere direttamente. Perché nella gastronomia gli alimenti di qualità vengono elaborati. Sono parte dei piatti. Per questo chiediamo a ristorazione e pubblici esercizi di consentire che i consumatori riconoscano i prodotti di qualità. Affinché sappiano cosa mangiano. Alle catene distributive, invece, chiediamo un'esposizione ordinata e chiara dei prodotti".



E se il Grana non è riconoscibile figuriamoci il Pomodoro di Pachino, la Cipolla di Tropea o la Pesca di Leonforte. E sulle colonne del quotidiano ItaliaOggi, il presidente del Consorzio aggiunge: "Abbiamo fatto due richieste al ministero delle politiche agricole. La prima è che si introduca l'obbligo di indicazione nei menù dei prodotti a denominazione d'origine serviti o utilizzati in cucina. La seconda è avere chiara distintività sugli scaffali della distribuzione organizzata, con scaffali o porzioni di scaffali separate per i prodotti Dop rispetto ai generici, che a prezzi più bassi e a condizioni economiche molto vantaggiose cercano di nascondersi dietro ai prodotti a denominazione".


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