New Delhi Virus, pomodoro vittima già annunciata

Il prof Davino (Unipa): «E in Sicilia è infetto il 50% degli impianti di zucchine»

New Delhi Virus, pomodoro vittima già annunciata
In Spagna il New Delhi Virus si sta diffondendo prepotentemente sui pomodori. Un fenomeno che fa stare in allerta gli orticoltori di Sicilia, Campania, Lazio e Sardegna, regioni dove questo virus è endemico sia nelle serre che nelle produzioni in pieno campo di zucchine.

"La Spagna ha segnalato la presenza della variante iberica del New Delhi Virus (Tolcndv-Es) tre anni prima che in Sicilia", spiega l'esperto in materia Salvatore Walter Davino, professore dell'Università di Palermo. "E' quindi prevedibile che nel giro di qualche stagione anche nella nostra isola possa estendersi in modo significativo alle colture di pomodoro, che finora sono state colpite solo marginalmente". 

I produttori di verdure siciliani, in poche parole, devono aspettarsi ciò che si sta verificando sul territorio iberico. "La diffusione sui pomodori sarà solo una questione di tempo, legata all’adattamento del patogeno", evidenzia Davino. Che ricorda: "Questo tipo di virosi provoca sui frutti macchie, deformazioni e talvolta spaccature, riducendo quindi la quota produzione di prima categoria".



Solo in Sicilia, secondo i dati dell'esperto, circa il 50% degli appezzamenti di zucchine sarebbero infettati dal New Delhi Virus. "Le zone orticole più colpite sono quelle di Marsala, Trapani, Siracusa e Ragusa - aggiunge - La patologia, rispetto all'annata precedente, registra un trend stazionario nelle strutture coperte. Mentre si può rilevare un incremento delle infezioni negli impianti di pieno campo, dove la virosi riesce a diffondersi con una velocità superiore".

Cosa possono fare i coltivatori per limitare le perdite? L'unica vera arma a disposizione è la prevenzione. “Bisogna contenere quanto più possibile la Mosca bianca degli orti (Bemisia tabaci), insetto vettore del virus - conclude il professore universitario - E, per il futuro, si deve sperare che le case sementiere riescano a sviluppare varietà resistenti".
 
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