L'Italia scopre i pistacchi Wonderful, sapore pieno e calibro extra-large

New Factor: vendite incoraggianti, il trade apprezza il nostro progetto

L'Italia scopre i pistacchi Wonderful, sapore pieno e calibro extra-large
Sono incoraggianti i dati che riguardano le prime settimane di vendita del pistacchio americano a marchio Wonderful, una produzione che New Factor - azienda di Rimini specializzata nel comparto della frutta secca ed essiccata - ha da poco lanciato in Italia grazie a un accordo di distribuzione esclusiva con Wonderful Company. 

“I nostri clienti hanno accolto con grande entusiasmo le cinque referenze di pistacchi (tostati e salati, sale e pepe, tostati non salati, dolci piccanti e leggermente salati) proposte in confezioni da 250 grammi di forte appeal visivo” dice a Italiafruit News Marco Baroni, direttore vendite Italia di New Factor.

“Il trade, che rappresenta sempre il primo filtro per arrivare al consumatore, ha compreso che il nostro progetto si basa sulla volontà di spingere la categoria del pistacchio, finora caratterizzata da un ridotto livello d’innovazione, con nuovi prodotti dalle qualità intrinseche eccezionali".



Wonderful Company è il primo produttore mondiale di pistacchi, rappresentando circa il 60% della produzione americana e del relativo valore del mercato Usa. “Tutti i pistacchi Wonderful presentano un calibro extra-large e la loro apertura avviene in maniera naturale sull'albero, per effetto del completamento del ciclo produttivo. L'apertura naturale del guscio (non meccanica) favorisce in modo particolare il sapore pieno del frutto” evidenzia ancora Baroni.

Oltre al pistacchio, New Factor sta distribuendo in Italia anche due referenze di mandorle sgusciate Wonderful, in confezioni da 200 grammi. “La mandorla è un mercato difficile per la forte concorrenza - conclude il direttore vendite Italia - Stiamo proponendo due gusti (al naturale, tostate e salate) che mancavano dagli assortimenti dei retailer e che i nostri clienti hanno apprezzato per le eccellenti tecniche produttive delle aziende americane”.



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