Conad-Auchan, importanti novità dall'incontro al Mise

Piano industriale, tempi e numero di Pdv: aggiornamento. «Perdite per 1,1 milioni al giorno»

Conad-Auchan, importanti novità dall'incontro al Mise
Investimenti sui punti vendita e una strategia per salvaguardare l’occupazione di Auchan, che entrerà per il 60% nella rete commerciale Conad, mentre il 40% andrà "ad altri primari operatori del settore": in occasione dell’incontro con le organizzazioni sindacali che si è svolto ieri al ministero dello Sviluppo Economico - presente il sottosegretario Alessandra Todde - i rappresentanti del Consorzio Dettaglianti hanno presentato l’aggiornamento del Piano Industriale elaborato sulla base delle “Linee Guida” già illustrate in sede ministeriale prima del closing di luglio.

Durante la riunione, sottolinea il Mise, l’azienda ha illustrato il cronoprogramma del piano industriale, che darebbe luogo ad una ristrutturazione della rete aziendale con priorità assoluta all’incremento delle vendite, alla sistemazione della rete dei franchising, a una nuova politica dei prezzi e alla razionalizzazione dei processi interni.

L’azienda ha informato che l’operazione avverrà all’insegna della continuità aziendale e della salvaguardia degli attuali livelli occupazionali. I punti vendita oggetto del passaggio saranno denominati “Margherita Distribuzione S.p.A.”, con rilancio del made in Italy attraverso la vendita di prodotti locali. Relativamente ai tempi, l’azienda ha stimato che l’intera operazione si concluderà entro il 31 dicembre 2020.



“Il perimetro e i numeri devono essere verificati, c’è quindi bisogno di un lavoro di approfondimento”,  ha dichiarato la sottosegretaria Todde. “L’impatto territoriale è una cosa fondamentale, bisognerà quindi approfondire queste tematiche ad un tavolo con le Regioni”.
Gli eventuali esuberi saranno gestiti attraverso gli strumenti del pensionamento e prepensionamento, ricollocazione, cassa integrazione straordinaria, incentivo alla mobilità e accordi o formule con flessibilità per la salvaguardia occupazionale.

Lo stato della rete Auchan - si legge in una nota di Conad - è di “grave crisi” e richiede interventi organizzativi e di business a carattere straordinario, efficaci e tempestivi. Una crisi che si è manifestata in modo significativo negli ultimi tre anni con perdite accumulate per oltre 800 milioni nel triennio (1,1 miliardi di gestione caratteristica). Molteplici le cause: calo delle vendite, mancanza di investimenti, presenza di punti vendita di grandi dimensioni con costi insostenibili, affitti degli immobili molto al di sopra delle medie “di sostenibilità” del settore, scelte manageriali inadatte alle caratteristiche del mercato italiano. 

“Il deterioramento della rete e della relazione dell’insegna con i consumatori è così rapido che nel 2019 la situazione è peggiorata ulteriormente con un -6,7% dei ricavi rispetto al progressivo di settembre 2018 e oggi la rete Auchan fa registrare perdite di esercizio per 1,1 milioni al giorno”, sottolinea Conad.



Per la messa in sicurezza e l’integrazione della stessa rete, Conad ha dichiarato di aver previsto investimenti per circa 170 milioni di euro. Il Piano aziendale, che ancora deve accogliere le possibili determinazioni della Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, offre “la possibilità di invertire la rotta e tornare a crescere, rilanciando le proprie attività ed offrendo alla grande maggioranza dei suoi dipendenti continuità di lavoro, inseriti in un modello operativo che, negli ultimi anni, ha fatto registrare una crescita costante”. Il primo intervento è quello di “messa in sicurezza” della rete per la quale, precisa Conad, è prevista appunto l’integrazione del 60% dei Pdv Auchan mentre la rimanente parte andrà ad altri primari operatori del settore. Il tutto "entro la metà del 2020". 

“Nei primi tre mesi di gestione - hanno ricordato i rappresentanti della società - Conad è riuscita a fermare il veloce deterioramento della rete Auchan.  La prima tappa di integrazione è stata quella che si è chiusa a fine settembre con il trasferimento di 109 punti vendita”. In questo modo Conad ha potuto “dimezzare il possibile impatto della crisi aziendale sui dipendenti Auchan, che al momento dell’acquisizione erano 16.140”. Il Piano Industriale prevede che da oggi siano avviate iniziative "per offrire soluzioni occupazionali diverse a 3.100 dipendenti".

A detta dei sindacati dei lavoratori, “va in soffitta il piano quinquennale declinato dalla Bdc in occasione dei precedenti incontri con i sindacati; oltre ai 109 negozi oggetto di trasferimento e dei 5.700 addetti occupati Conad procederà all’acquisizione di soli 45 altri punti vendita". "Secondo quanto comunicato al tavolo dalla Bcd - aggiungono i sindacati - le trattative sulla cessione di ulteriori 52 negozi, con 1.735 dipendenti, sarebbero giunte ad un livello avanzato”.

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