Prezzi, il Governo tedesco convoca la Gdo

Tavolo con Lidl, Aldi, Edeka e Rewe. Un miliardo di euro per sostenere i produttori

Prezzi, il Governo tedesco convoca la Gdo
Un pacchetto di aiuti da un miliardo di euro per i produttori e un confronto con la grande distribuzione organizzata sul tema dei prezzi: in Germania il mondo agricolo è in subbuglio e il governo tedesco corre ai ripari. Mettendo mano al portafogli e chiamando a rapporto i retailer. 
A poche settimane dalle strategiche elezioni in Baviera, l'esecutivo punta a supportare le imprese agricole che dovranno sostenere costi importanti per adeguarsi all’inasprimento della regolamentazione sui fertilizzanti richiesta dall’Ue: la loro applicazione impegnerà le aziende agricole in ristrutturazioni e riconversioni particolarmente onerose. Di qui il miliardo spalmato in quattro anni, articolato in quattro tranche da 250 milioni l’anno.

Ma i risultati, finora, non sono all’altezza delle aspettative del Governo: il supporto è stato simbolicamente rispedito al mittente dagli agricoltori. Con proteste iniziate lo scorso autunno e culminate prima di Natale nella grande manifestazione di Berlino, bloccata per un giorno da centinaia di trattori arrivati da ogni angolo del paese.



Il secondo fronte aperto è quello con le Gdo: la Cancelliera Angela Merkel ha riunito attorno al tavolo i manager delle grandi catene commerciali Lidl, Aldi, Edeka e Rewe, accusate dai produttori di competere fra di loro solo sulla variabile dei prezzi a spese loro. Due settimane fa il ministro Klöckner aveva avviato indirettamente il confronto durante la Grüne Woche, la tradizionale fiera dell’agricoltura e dell’industria alimentare a Berlino, denunciando i prezzi bassi di carni, frutta e verdure nei grandi supermercati e accusando le grandi catene di farsi concorrenza attraverso continue offerte dumping: “Gli agricoltori si sentono come Davide contro Golia quando vanno a trattare con la grande distribuzione”.

Ma il presidente dell’associazione del commercio Josef Sanktjohanser ha ammonito i ministri a non immischiarsi nelle logiche del libero mercato. E così la cancelliera Merkel ha dovuto per prima cosa sgombrare il tavolo da qualsiasi ipotesi di imposizione statale di un prezzo minimo di base: “Bisogna ottenere rapporti equi fra i diversi attori della produzione e fare in modo che vengano venduti prodotti di qualità, mentre gli agricoltori devono ottenere prezzi adeguati”, ha spiegato.

Smorzati i toni, anche le conclusioni sono state interlocutorie. Da fonti governative è trapelata la soddisfazione per un confronto avviato. Klöckner ha assicurato che sono stati compiuti passi in avanti, ma non ha specificato quali. Ha annunciato un futuro incontro fra agricoltori e grande distribuzione e una “alleanza nella comunicazione” fra le due parti per trasmettere ai consumatori il valore dei prodotti alimentari. Il commercio tedesco, inoltre, dovrà orientarsi in futuro sempre  più verso i prodotti locali e regionali.