Grandine e vento, danni a macchia di leopardo

Grandine e vento, danni a macchia di leopardo
Grandinate e vento forte hanno provocato danni a macchia di leopardo nelle campagne su colture orticole precoci, come lattughe, cavoli, bietole da seme, ma anche alberi da frutto come peschi, albicocchi e susini in fase di inizio fioritura in un inverno bollente con una temperatura che fino ad ora è stata in Italia superiore di 1,65 gradi la media storica secondo le elaborazioni su dati Isac Cnr relativi al mesi di dicembre e gennaio. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sull’improvvisa ondata di maltempo che ha interessato la Penisola con il ritorno delle neve in appennino e sulle Alpi. 

Una situazione di pericolo anche perché espone al freddo le piante che si sono risvegliate e sono quindi più vulnerabili con la conseguente perdita delle produzioni e del lavoro di un intero anno. L’andamento anomalo di questo inverno conferma dunque i cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi e sfasamenti stagionali che sconvolgono i normali cicli colturali ed impattano sul calendario di raccolta e sulle disponibilità dei prodotti che i consumatori mettono nel carrello della spesa. 

Tanti i territori colpiti: dal Friuli-Venezia Giulia, al Veneto al Trentino-Alto Adige, fino all'Umbria, passando dall'Emilia-Romagna. Danni importanti si temono nel territorio della Bassa Romagna, nei comuni di Massa Lombarda, Conselice, Sant’Agata sul Santerno, Lugo (Bizzuno), Fusignano (Maiano) e Bagnacavallo (Masiera). L’intensa grandinata, seppure di breve durata, si è abbattuta su coltura orticole e impianti di pesco, albicocco e susino.

L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici che si manifestano con una più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che hanno causato una perdita in Italia di oltre 14 miliardi di euro nel corso del decennio tra produzione agricola nazionale, strutture e infrastrutture rurali. 

Fonte: Coldiretti - Ansa - www.rainews.it - www.ternitoday.it - www.ravennawebtv.it - www.trevisotoday.it