Kiwi, in Nuova Zelanda parte la raccolta

Si attende una crescita dei volumi (+5%), ma lo sviluppo del Coronavirus desta preoccupazione

Kiwi, in Nuova Zelanda parte la raccolta
Inizia la campagna del kiwi neozelandese. Le prime raccolte dei frutti a polpa gialla sono appena partite nelle due regioni di Gisborne e della Bay of Plenty, mentre per assistere agli stacchi delle varietà a polpa verde bisognerà aspettare la fine di marzo. Si prospetta, secondo le prime indicazioni produttive, un aumento del 5% circa dei volumi di esportazione rispetto al 2019, a totalizzare circa 155 milioni di trays di kiwi gialli e verdi. 

Ancora una volta, il colosso mondiale del kiwi, Zespri, dovrebbe gestire più kiwi SunGold rispetto a quelli verdi, come ha confermato ai media neozelandesi Dave Courtney, chief grower and alliances officer di Zespri. L’azienda, dopo i test fatti l’anno scorso, immetterà in commercio la sua nuova varietà a polpa rossa, che sarà destinata al mercato domestico e a quelli del Giappone e di Singapore. "Siamo entusiasti di presentare il nostro nuovo marchio ai consumatori e di poterlo implementare progressivamente durante la stagione", sottolinea Courtney.



Nonostante le crescite produttive, oggi prevale fra gli addetti ai lavori una sensazione di preoccupazione per lo sviluppo dell’epidemia globale di Coronavirus, che potrebbe causare interruzioni nelle forniture. "L'industria del kiwi ha già messo in atto forti misure in materia di sicurezza alimentare ed igiene personale, che continueranno ad essere importanti", spiega Nikki Johnson, amministratore delegato della New Zealand Kiwifruit Growers Incorporated (Nzkgi), associazione di rappresentanza dei produttori di kiwi neozelandesi. Che aggiunge: "Il nostro settore sta lavorando insieme per pianificare e mitigare i danni e seguirà tutte le raccomandazioni sulla salute pubblica".

L’ad della Nzkgi ha affermato inoltre che i consumatori del mondo dovrebbero aspettarsi una produzione di ottimo sapore. Tuttavia, oltre al Coronavirus, ci sono altre due incertezze che incombono sulla campagna neozelandese: il clima secco e caldo dell'annata, i cui effetti potranno essere valutati solo nelle prossime settimane, e la disponibilità di manodopera stagionale

Sul fronte lavorativo, per Johnson diventerà più chiaro se la forza lavoro sarà sufficiente non appena il settore si avvicinerà al picco della raccolta. Nel frattempo, l’Associazione ha già adottato misure proattive per limitare il probabile rischio della scarsità di manodopera e comunicherà le soluzioni che verranno intraprese nel corso delle prossime settimane.

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