Febbraio in Gdo: aree geografiche a confronto

Trend positivi, ma meglio a gennaio. Chiaro l’effetto Covid-19 tra nord e sud

Febbraio in Gdo: aree geografiche a confronto
I primi due mesi del 2020 sono positivi per il reparto ortofrutta della Gdo registrando un +3,6% a valore e un +1,9% a volume. Ma a gennaio era andata meglio e nel complesso non si rilevano ancora a febbraio gli effetti delle restrizioni domiciliari. Tuttavia, l’analisi per area geografica evidenzia una grande differenza tra nord, che performa molto bene, e  sud, con trend molto più affievoliti. I dati di marzo daranno risultati certamente molto diversi. Queste, in sintesi, le evidenze dell'analisi del Monitor Ortofrutta di Agroter, in collaborazione con Iri - leader mondiale nelle informazioni di mercato per il largo consumo, il retail e lo shopper - per i supermercati e ipermercati della Penisola.

Il reparto ortofrutta della Gdo inizia l’anno in modo molto positivo anche se, tra gennaio a febbraio, i trend tendono ad affievolirsi: complessivamente, nel dato progressivo di gennaio-febbraio, si rileva una performance del +3,6% a valore e +1,9% a volume, mentre nel solo mese di febbraio l’aumento della spesa è del +1,8% e quello dei consumi del +1,3%, quindi trend positivi ma in modo meno intenso (difatti, a gennaio, la crescita era stata nell’ordine del +5,4% a valore de +2,5% a volume). L’anno, quindi, è iniziato bene come vendite, ma ancora a febbraio non si registrano gli effetti sugli acquisti in Gdo delle restrizioni domiciliari

L’effetto sarà evidente con i dati di marzo nella prossima uscita, ma alcune importanti anticipazioni le possiamo vedere dal servizio Quick Service sui trend settimanali dell’LCC (clicca qui per leggere la prima uscita) o dalle evidenze delle analisi sul consumatore (clicca qui per leggere la news sul ribaltamento della frequenza di acquisto), entrambe servizi di analisi del Monitor Ortofrutta.



Andando a spaccare il dato per area geografica, nel progressivo da gennaio, è però evidente qualche effetto derivante dalle prime avvisaglie e limitazioni Covid-19. L’Area 1 e l’Area 2, quelle comprendenti Lombardia ed Emilia Romagna (le prime due regioni colpite pesantemente dal virus e soggette ai primi “effetti scorta”) hanno trend al di sopra della media nazionale, mentre centro, sud e isole hanno andamenti più contenuti. È ovvio come i dati di marzo daranno un quadro completamente diverso.  



In tutto questo, si rileva un aumento del mix prezzi medio nella penisola di 1,6 punti, che raggiunge il picco massimo in area 3 (2,2 punti) e quello minimo in area 1 (1,3 punti). 
 
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