Effetto Coronavirus sulla Grande distribuzione inglese

A marzo boom di acquisti, attesa una normalizzazione delle vendite

Effetto Coronavirus sulla Grande distribuzione inglese
Il Coronavirus ha rivoluzionato le nostre vite e le modalità di acquisto in tutto il mondo. E per la Gran Bretagna, marzo si è rivelato il miglior mese di sempre per le vendite dei supermercati.
Un dato che non stupisce, considerato che nelle prime settimane di isolamento dell'epidemia, tutti si sono affollati tra le corsie per fare scorte. Tradotto in numeri, a marzo le vendite sono cresciute del 20,6% su base annua, con una spesa extra per famiglia di 62,92 sterline per le ultime quattro settimane.
Secondo i dati resi noti dalla società di ricerca Kantar, tra lunedì 16 e giovedì 19 marzo, l'88% delle famiglie ha visitato un negozio di alimentari facendo in media cinque viaggi, per un totale di 42 milioni di viaggi extra in quattro giorni. Trend derivati anche dal fatto che i consumatori hanno preferito comprare ogni volta qualche prodotto in più piuttosto che fare spese molto grandi. Ad essere favorite dai consumatori sono le filiali più piccole dei principali rivenditori, che hanno aumentato le vendite del 30% rispetto alle stesse quattro settimane del 2019.

“Le vendite di generi alimentari sono pari a 10,8 miliardi di sterline in quattro settimane, una cifra superiore ai livelli di Natale, considerato in normali circostanze il periodo con più acquisti dell'anno” ha sottolineato il responsabile delle vendite al dettaglio e consumatori di Kantar Fraser McKevit.
Sempre Mc Kevit prevede che nelle prossime settimane i livelli di spesa si abbasseranno: le persone eviteranno di viaggiare e fare la fila nei negozi e tenderanno a fare spese regolari in negozi più piccoli, inoltre è previsto un rallentamento delle vendite per gli articoli di lunga durata e non deperibili. Una diminuzione delle vendite che si verificherà non appena i consumatori acquisiranno fiducia nella capacità dei rivenditori di garantire l' approvvigionamento per i generi alimentari.



Scenario inglese e italiano a confronto
Una tendenza, quella inglese, che sembra seguire alla perfezione i trend di acquisto italiani per la Grande distribuzione. Secondo il Monitor Ortofrutta di Agroter, le vendite in Gdo sono state inizialmente favorite dal panico per le scorte dovuto alla diffusione dell'epidemia: già nel weekend della settimana 8 (17-23 febbraio) i supermercati erano stati presi d'assalto, in concomitanza con l'annuncio delle prime zone rosse in Lombardia.
A seguire, le vendite hanno continuato a crescere nella settimana 9 (24 febbraio-1 marzo) per poi rallentare nella settimana 10 (2-8 marzo) e subire un nuovo picco nella settimana 11 (9-15 marzo) quando l'Lcc ha raggiunto una crescita del 29,2%, raddoppiando rispetto alla settimana precedente. Nelle settimane successive si è potuto assistere ad una normalizzazione delle vendite, ovvero gli acquissti continuano a crescere ma senza registrare picchi come quello della settimana 11.

Copyright 2020 Italiafruit News