Quattro mesi al top per Canova

Più 17% in valore, boom di Fruttaweb, nuovi prodotti. «Covid ha cambiato le abitudini»

Quattro mesi al top per Canova
Un primo quadrimestre al galoppo per l'ortofrutta bio di Canova, che in tempo di Coronavirus ha chiuso il periodo gennaio-aprile con una crescita del 17,2% in valore e del 10,7% in volume rispetto all’analogo periodo del 2019. Volano le vendite online: negli ultimi tre mesi il fatturato di Fruttaweb ha eguagliato quello complessivo dello scorso anno, grazie soprattutto alla notevole crescita del B2c, gli ordini sono passati da 300 a mille per settimana. “Risultati straordinari”, li ha definiti Ilenio Bastoni, presidente di Almaverde Bio nella digital conference di venerdì pomeriggio. “Gli ultimi mesi ci hanno insegnato come le cose si possano fare in modo diverso, il lockdown ha avuto anche degli effetti positivi tra cui il calo dell’inquinamento; oggi, nella giornata della biodiversità, possiamo affermare con orgoglio che gli agricoltori e il biologico hanno assicurato un contributo importante all’ambiente”. 



“I nostri soci in queste settimane non si sono mai fermati e il mercato è stato favorevole - ha aggiunto Bastoni (foto sopra) - Sono mutate le abitudini dei consumatori che trovano nel biologico certificato una risposta alle loro esigenze, mentre il digitale è entrato definitivamente nelle nostre vite. Fruttaweb, nostra piattaforma di riferimento, ha registrato il decollo delle richieste dei consumatori finali con una crescita di fatturato e degli ordini che restano importanti anche al termine del lockdown”. Bastoni ha fatto riferimento anche all’attenzione del Gruppo nei confronti del packaging, sempre più sostenibile. 

Ernesto Fornari, direttore di Canova, è entrato nel dettaglio delle campagne produttive e commerciali: “Dopo aver concluso il 2019 con un fatturato di 100 milioni, in calo del 2,35% sul 2018 ma con un forte recupero nel secondo semestre, le campagne autunno-invernali hanno regalato soddisfazione: bene il kaki, bene kiwi verde, rosso e giallo, ottima la stagione dei clementini, soprattutto all’estero, lusinghiero anche l’andamento delle pere. La campagna delle mele è iniziata al meglio con Gala, cultivar che arriva fino ad aprile, ed è proseguita in modo altrettanto soddisfacente con le altre varietà; da segnalare la new entry dell'azienda Gullino, ora tra i nostri partner”.  I volumi di pomacee bio stanno crescendo considerevolmente “e per questo - ha aggiunto Fornari - dovremo stare attenti nell’individuare le qualità migliori. Canova punta su Gala e poi su una linea esclusiva, Candine, oltre a Pink Lady, che però ha una finestra commerciale piuttosto breve”. 



Tra gli agrumi, stagione da incorniciare per i limoni, segno più anche per le carote di Sicilia e di Pomposa (Ferrara) e per le verdure in pieno campo del foggiano, anche se con quantità limitate. L’estate è alle porte e tra i prodotti di punta - ha aggiunto Fornari (nell'immagine sopra) - ci sono il melone e una novità assoluta, l’anguria midi Perla Nera di Francescon".

“Ci stiamo abituando a diverse avversità come le cimici e il cambiamento climatico - ha concluso il direttore di Canova - Covid invece, pur avendo cambiato le carte in tavola, ha generato delle opportunità”. 

L’ultimo anello della filiera, quello della distribuzione, è stato sviscerato da Paolo Pari, direttore di Almaverde Bio, che si è soffermato sulle "Isole", destinate a raggiungere quota 40 entro la fine dell’anno: “Dopo le inaugurazioni di gennaio ci siamo dovuti fermare ma ora abbiamo ripristinato il calendario di aperture, tra sfuso e vendita assistita puntiamo a una crescita sostanziale”.

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