«Non c'era botulino nelle nostre zuppe di legumi e cereali»

Zerbinati: le analisi sul lotto ritirato hanno accertato l'assenza di spore e tossine

«Non c'era botulino nelle nostre zuppe di legumi e cereali»
Non c’era botulino nelle zuppe con legumi e cereali di Zerbinati ritirate nei giorni scorsi dal mercato. A fine maggio il ministero della Salute aveva diffuso il richiamo di un “lotto” - il numero 20-113 - dopo che una donna, in Lombardia, era stata male in seguito al consumo di alcuni cibi, tra cui una zuppa da 310 grammi dell’azienda piemontese.

“Non appena ricevuta la segnalazione ci siamo subito attivati e, in via cautelativa e precauzionale, abbiamo disposto il ritiro del prodotto dai punti vendita avvisando l‘autorità sanitaria competente”, sottolinea Zerbinati in una nota. “Nei giorni successivi sono state effettuate approfondite ispezioni in azienda da parte dell’autorità competente durante le quali non è stata riscontrata alcuna anomalia o presenza di non conformità sull’intero processo produttivo. Autorità che, peraltro, ha più volte in passato espresso il suo apprezzamento per la qualità delle procedure di sicurezza alimentare adottate”. 

A seguito delle analisi svolte sul campione appartenente al lotto in oggetto anche da parte del Laboratorio Ufficiale - l’Istituto Zooprofilattico del Piemonte - è stata accertata “la totale assenza di contaminazione microbiologica e, nello specifico, di spore e tossine botuliniche”.
 
Per questo - conclude la nota - l’azienda si ritiene estranea alla problematica, in quanto la presunta contaminazione non è in nessun modo riconducibile alla sua produzione e alla sua attività, "focalizzata da sempre alla soddisfazione e alla tutela dei propri clienti: Zerbinati opera infatti nel rigoroso rispetto della normativa europea di sicurezza alimentare, curando la formazione dei suoi operatori e applicando  le più adeguate procedure per garantire un prodotto conforme e sicuro per la salute dei consumatori”. 

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