«Maap, il ritorno alla normalità ha risvolti negativi»

Cera: in calo gli acquisti dei dettaglianti, export meno frizzante

«Maap, il ritorno alla normalità ha risvolti negativi»
L’effetto coronavirus è finito. Ma non è necessariamente un bene, sotto il profilo commerciale. Il Mercato agroalimentare di Padova “marcia” verso la normalità: “Dopo il forte rallentamento delle prime settimane di Coronavirus, che avevano determinato un calo di affari attorno al 30% anche a causa del blocco dell’export - spiega il direttore del Maap Francesco Cera - il trend era gradualmente migliorato con ripercussioni benefiche sulle imprese: il recupero delle vendite all’estero e l’aumento di forniture al dettaglio tradizionale, artefice di un incremento della frequenza d’acquisto e dei volumi complessivi, hanno compensato gli aspetti negativi quali lo stop dell’Horeca e la mancanza di turisti. Alcune aziende hanno attraversato il difficile periodo del lockdown mettendo a segno performance positive”.



Ora  il ritorno a livello di consumi più regolari e al “mix di canali” ante-covid viene accompagnato da un lato dalla soddisfazione per il ridimensionato della pandemia, dall’altro da una frenata nelle vendite, almeno per alcune attività. “La gente è tornata a comprare nei supermercati con maggiore regolarità e per più di qualche operatore ciò determina un ridimensionamento di ordini e fatturati”, conclude Cera. Nelle prossime settimane, intanto, al Maap è previsto il rinnovo cariche del Cda e del Gruppo grossisti presieduto, da settembre 2017, da Luca Brusadelli.

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