Strategia «Farm to Fork», il punto di vista di Freshfel

Strategia «Farm to Fork», il punto di vista di Freshfel
Freshfel Europe, l'associazione europea del settore ortofrutticolo, accoglie con favore la strategia Farm to Fork recentemente pubblicata dalla Commissione europea. L'organizzazione esprime però dubbi sulla fattibilità pratica di lungo termine di alcune delle misure proposte, nonché sul loro impatto sulla competitività e la capacità del settore di continuare a "ricercare ed ottenere una sostenibilità di lungo termine attraverso pratiche circolari e operazioni di business".

"Freshfel Europe supporta lo scopo della strategia Farm to Fork, la quale copre ogni fase della catena di approvvigionamento alimentare, dalla produzione al consumo - dichiara l'associazione in una nota - Rappresentando l'intera filiera dell'ortofrutta fresca, Freshfel Europe promuove attivamente l'iniziativa in ogni fase della supply chain e la cooperazione tra attori per un'azione collettiva efficace".

L'organizzazione sottolinea il basso impatto ambientale della produzione di frutta e verdura in confronto ad altri settori agroalimentari, nonché i modelli di business sostenibili della filiera dell'ortofrutta. "Tuttavia, mentre il comparto investe continuamente in soluzioni per far fronte alle sfide emergenti legate a problemi di sostenibilità, questi sforzi sono spesso ostacolati da richieste normative", precisa l'associazione. "Freshfel Europe desidera sottolineare che le iniziative della strategia Farm to Fork non devono impedire gli sforzi del settore per promuovere la sostenibilità attraverso diversi modelli di business".

Si richiede inoltre l'opportunità di dibattere sulle iniziative proposte dalla strategia, in quanto è importante riconoscere che le pratiche esistenti come la Gestione integrata dei parassiti (Ipm) e il ridotto utilizzo di prodotti fitosanitari sono già state implementate con successo per raggiungere molti degli obiettivi della strategia Farm to Fork. 

L'associazione, poi, lamenta l'omissione di "iniziative concrete per sostenere un aumento dei consumi per migliorare la salute dei cittadini europei". Freshfel cita la relazione della Commissione: "La strategia Farm to Fork riconosce che [...] il passaggio a una dieta a base vegetale 'con più frutta e verdura ridurrà non solo i rischi di malattie potenzialmente letali, ma anche l'impatto ambientale sul sistema del cibo'. Questo obiettivo, tuttavia, non è supportato da iniziative nella strategia". Al contrario, si teme che i nuovi vincoli alla produzione, compresa la riduzione dell'uso di fertilizzanti e prodotti fitosanitari rispettivamente del 20 e del 50%, comporteranno costi aggiuntivi per i coltivatori e influenzeranno la competitività del settore in relazione ai fornitori extra Ue. 

"Per evitare distorsioni del mercato e concorrenza sleale, le regole e gli standard di produzione devono essere presi in considerazione in qualsiasi proposta - suggerisce Freshfel - Allo stesso modo, norme più rigorose sulle importazioni nell'Ue possono comportare problemi di sicurezza alimentare, poiché i fornitori dei Paesi terzi possono indirizzare le esportazioni verso mercati globali più interessanti e meno esigenti".

Sulla scia della crisi del Covid-19, l'associazione raccomanda invece di valutare, in termini di prospettive globali, la resistenza del comparto dell'ortofrutta fresca: "Il coronavirus causerà probabilmente una recessione nell'economia globale, la quale ostacolerà la capacità del settore di affrontare nuovi costi e di influire sul potere d'acquisto dei consumatori per prodotti più costosi".

"La strategia Farm To Fork deve avere una visione olistica e tenere conto delle prestazioni ambientali complessive della produzione, che non devono essere ignorate nella preferenza per il biologico. Misure come la gestione integrata dei parassiti (Ipm) hanno spesso maggiori vantaggi ambientali - dichiara Philippe Binard, delegato generale di Freshfel Europe - Se si vuole ridurre l'uso dei prodotti fitosanitari, devono essere forniti ai produttori strumenti alternativi efficaci per far fronte alle specie invasive e alle malattie delle piante".

Fonte: Eurofruit