Susine, la partenza rallentata non preoccupa

Il punto col produttore Andrea Manzini: «Volumi in calo dal 50 all'80% a seconda della varietà»

Susine, la partenza rallentata non preoccupa
Non è partito spedito il mercato delle susine, un prodotto che a livello commerciale ha patito il clima piovoso delle scorse settimane. “Come angurie e meloni, la susina si mangia solitamente col caldo mentre va in difficoltà quando ci sono i temporali. La campagna 2020 è quindi iniziata un po’ al rallentatore, ma non c’è motivo di preoccuparsi perché le quantità sono scarsissime rispetto alle annate precedenti”, dice a Italiafruit News Andrea Manzini, produttore di Valsamoggia (Bologna) che coltiva anche Ciliegie di Vignola Igp, albicocche, pesche e pere.

“Noi ci aspettiamo che l’interesse del mercato possa crescere e consolidarsi fin dai prossimi giorni, anche in ragione del fatto che, tra sabato e domenica, il 90% dei produttori di ciliegie dell’areale di Vignola Igp avrà terminato le raccolte”, con almeno due settimane di anticipo rispetto al normale. "La susina locale, raccolta direttamente nelle confezioni mantenendo intatta la pruinaavrà così maggiore spazio per dire la sua".



Per questa campagna, il produttore emiliano si attende prezzi doppi rispetto allo scorso anno, collegabili in larga parte al crollo produttivo. “Nel nostro territorio, la produzione di susine è bassissima: le gelate primaverili hanno causato una diminuzione dei volumi che, a seconda della varietà, oscilla dal 50 all’80% rispetto allo storico. Nessun produttore ha quindi diradato i frutti per via delle conseguenze del gelo. La produzione in pianta sarà pertanto molto bella, di grossa pezzatura e se ci sarà il sole il gusto sarà eccezionale. Anche a livello nazionale si registra una carenza di produzione. Ci confrontiamo con un’annata deludente, quella del 2019, dove le nostre susine di prima qualità sono state vendute solamente a una media di un euro il chilo; in questa stagione, riteniamo che ci siano le condizioni per arrivare a 1,8-2 euro il chilo per la prima scelta”.

"Nel 2019 si vedevano susine ovunque nei Mercati all’ingrosso italiani. Quest’anno la situazione sarà opposta. Non credo quindi che l’imminente riduzione dei turisti stranieri, da sempre grandi consumatori di questo frutto, possa influire in maniera decisiva sui risultati di vendita”, conclude Manzini.

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