La Drosophila rovina la festa alle ciliegie veronesi

Cooperativa Cerasicoltori Valpolicella: danni per mezzo milione di euro in una stagione favorevole

La Drosophila rovina la festa alle ciliegie veronesi
Mezzo milione di euro di danni. La Drosophila suzukii continua a imperversare in Veneto, con danni ingenti soprattutto nelle coltivazioni di ciliegie. Ed è pesante il bilancio per 
la cooperativa Cerasicoltori Valpolicella di San Pietro in Cariano, realtà da 300 soci che quest'anno ha raccolto circa settemila quintali di frutti. Duemila di questi, però, sono stati compromessi dall'insetto. E il mancato utile non sarà inferiore ai 500mila euro.



"Sono ormai sette anni che la Drosophila suzukii non ci dà pace", il commento sconsolato di Pietro Bertagnoli, presidente del sodalizio, in una intervista al quotidiano L'Arena. "Il fenomeno è iniziato nella seconda parte di giugno ed è tuttora presente, complice un inverno poco rigido e una primavera umida". Un vero peccato perché, in una stagione tutto sommato positiva, si sarebbe potuto ottenere di più: "La qualità è stata mediamente alta e i prezzi all'ingrosso, 2,30 euro al chilo con punte di 6 per alcune varietà top, non hanno deluso", il commento di Bertagnoli. 



Il proliferare di insetti e malattie ha spento gli entusiasmi dei produttori: fino a qualche anno fa le superfici investite erano infatti nettamente superiori e i raccolti toccavano agevolmente quota 13mila quintali. "Sono in corso sperimentazioni per trovare soluzioni anti-Drosophila ma finora i risultati sono stati negativi", conclude il presidente della cooperativa. "Abbiamo partecipato a diverse riunioni nella sede della Provincia dove era stato proposto di utilizzare prodotti idonei a far cadere i frutti non raccolti. evitando così focolai e una maggiore diffusione dell'insetto. Al momento, però, nulla è ancora stato definito".

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