Il buco dell'Horeca sgonfia il settore

I dati del Monitor Ortofrutta evidenziano un calo importante: l'analisi

Il buco dell'Horeca sgonfia il settore
Un "buco" che ha sgonfiato il business ortofrutticolo: è quello causato dalla pandemia all'Horeca, aggregato che - come è emerso in occasione di Think Fresh 2020 - vale tra il 14 e il 18% dei consumi di settore. Lo stop forzato nel periodo del lockdown, abbinato alla lenta ripresa di hotel ristoranti e mense nei mesi successivi, hanno lasciato il segno. 

Anche perché, come ha spiegato il managing di Agroter e Italiafruit News Roberto Della Casa "le referenze solitamente destinate a questo canale sono finite nel retail, creando pressione in termini di volumi e abbassando i prezzi".



Guardando la tabella del Monitor Ortofrutta che prende in considerazioni 15 ortofrutticoli di base (insieme valgono il 69% dei consumi totali di consumi domestici) nel periodo gennaio-giugno 2020, spiccano, in doppia cifra percentuale, arance (14%) e mele (12%); le due referenze "regine" precedono patate (9%), banane (7%), pomodori (5%), zucchine e zucche (4%) e via via tutte le altre. Insomma, il blocco imposto al "fuori casa" non ha fatto male solo alla IV gamma. A causa del lockdown, infatti, i consumi complessivi di questi 15 prodotti sono calati, fino al mese di giugno, nonostante la Gdo abbia aumentato le vendite.



Allargando l'obiettivo all'intero comparto agroalimentare, Ismea vede prospettive tutt'altro che incoraggianti per l'intero 2020: si può stimare prudenzialmente per il canale Horeca un calo pari al 40%, per un ammontare che si aggirerebbe attorno ai 34 miliardi di euro.
 
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