«Articolo 94? Attacco insensato alla IV e V gamma»

«Articolo 94? Attacco insensato alla IV e V gamma»

“Il governo ha messo in atto un attacco sconsiderato ai prodotti ortofrutticoli di IV e V gamma. Il decreto Green New Deal e la transizione ecologica del Paese prevede, all’articolo 94, che la grande distribuzione dal primo gennaio 2022 non possa effettuare vendite promozionali su questi prodotti se non quando prossimi alla scadenza. Il settore, che è un’eccellenza dell’Italia nel mondo e che ha visto le imprese lombarde primeggiare in Italia per produzione e in Europa per sostenibilità e innovazione, viene di fatto dipinto come un mero produttore di rifiuti inquinanti”. Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia Fabio Rolfi.

“Chiederemo un impegno al ministro Bellanova e ai parlamentari lombardi per la modifica dell’articolo. Porteremo il tema anche all’attenzione della Conferenza Stato Regioni.  Questa proposta è un attacco alle grandi aziende dell’ortofrutta, specialmente nella bassa bresciana e bergamasca, così come in provincia di Mantova e Cremona. I prodotti di IV e V gamma sono sicuri e sostenibili a 360 gradi. Frutta e verdura pronte al consumo favoriscono la riduzione degli scarti e consentono un risparmio idrico del 1.000 per cento grazie al lavaggio industriale rispetto a quello domestico”, aggiunge l’assessore.

“Sul tema della plastica, al momento il materiale più sicuro sotto il profilo alimentare e sanitario, ricordo che gran parte delle confezioni di IV e V gamma sono già riciclabili e molte già realizzate con plastica riciclata. Questi prodotti inoltre stanno contribuendo al consumo diffuso di frutta e verdura fresche, mettendole facilmente e rapidamente a disposizione dei consumatori che magari non hanno tempo di recarsi ogni giorno al mercato. Con grandi vantaggi per tutta la filiera - conclude - Da parte della Regione Lombardia massimo sostegno a un comparto che in epoca pre Covid aveva quasi raggiunto il miliardo di euro di fatturato in Italia. Togliendo il tasso promozionale, che è in media del 20 per cento, avremo un sensibile aumento dei prezzi e una minore visibilità del prodotto sugli scaffali e sui volantini. Serve un intervento immediato contro le prese di posizione ideologiche e anti impresa del ministero dell’Ambiente”.

Fonte: Ufficio stampa Regione Lombardia