Storage Insights, tecnologia che svela la bontà delle pere

La soluzione di AgroFresh monitora le qualità organolettiche delle Abate Fetel

Storage Insights, tecnologia che svela la bontà delle pere
Cambiamenti imprevisti della qualità così come la rapida comparsa di una malattia, sono gli spauracchi per chi stocca in celle frigorifere prodotti a lunga conservazione, come mele e pere. L’incubo è quello di aprire una cella e scoprire che il prodotto non è all’altezza delle aspettative o, nei casi peggiori, che una percentuale elevata di frutti è da mandare al macero.

Per aiutare a risolvere questi problemi di non poco conto, AgroFresh ha lanciato sul mercato la tecnologia Storage Insights. Eleonora Barbero, account manager AgroFresh Italia, ha raccontato ad Italiafruit News i segreti di questa innovazione. “Dopo anni di ricerche sulla fisiologia della frutta in post-raccolta, abbiamo costruito uno strumento che permettesse di capire l’andamento esatto della conservazione grazie al monitoraggio dei composti volatili naturalmente prodotti dal metabolismo secondario dei frutti. Questi screening, effettuati periodicamente, permettono di capire se la frutta presente in cella sta sviluppando quelle proprietà organolettiche adatte al consumo e, allo stesso tempo, se stanno insorgendo delle patologie post-raccolta che possono comprometterne la commercializzazione”.



A livello pratico Storage Insights è facile tanto nell’applicazione quanto nella lettura del dato. “In sostanza – prosegue la manager – occorre prelevare un campione di aria della cella, non più grande di una bottiglia, ed inviarlo al nostro laboratorio, che entro pochi giorni sviluppa l’Indice Storage Insights, visualizzabile da ogni cliente presso la piattaforma online FreshCloud. Con Storage Insights si monitora lo sviluppo del marciume nelle mele, mentre per le pere Abate Fetel ha una doppia funzione: valutare la qualità organolettica delle pere e, tema fondamentale per la campagna 2020-2021, monitorare lo sviluppo dei marciumi in frigo. L’Indice è numerico ma viene espresso secondo il principio del semaforo, quindi utilizzando i 3 colori per sintetizzare il risultato. Parlando di qualità per il consumo delle pere Abate Fetel se compare il segnale verde, l’emissione di composti volatili è ancora bassa quindi in cella non ci sono problemi ma il prodotto non è ancora adatto al consumo; giallo è una situazione intermedia che ci comunica che sono in atto dei cambiamenti all’interno della cella, mentre rosso ci dice che il prodotto è pronto per la vendita in tempi brevi”.

I grafici sottostanti fanno riferimento ad un consumer test svolto nel febbraio 2020 e mostrano la preferenza del consumatore per le Abate Fetel con Indice rosso, per una migliore “eating experience” in termini di succosità ed aroma (scala di preferenza 1-5).
I benefici, per mele e pere – i prodotti per i quali è attualmente possibile utilizzare Storage Insights – sono evidenti. “Prima di tutto la tecnologia aiuta a portare al consumo una pera Abate Fetel buona da mangiare, quando spesso ci si lamenta di défaillance sotto questo punto di vista. Questo è possibile sia aprendo la cella che ha raggiunto l’Indice adatto in autonomia sia modificando le condizioni di temperatura nel caso il prodotto sia indietro rispetto alla tabella di marcia. Inoltre, non dimentichiamo la possibilità di monitorare l’eventuale sviluppo di marcescenze, fondamentale nelle mele che possono arrivare a 12 mesi di cella frigo, e sempre più importante anche nel settore pericolo dove le malattie fungine come alternaria e maculatura, possono creare danni ingenti anche in post raccolta”.



Il team AgroFresh è a disposizione del cliente per interpretare al meglio i dati forniti da Storage Insights, inserendoli in una strategia di conservazione a 360° gradi che spesso prevede l’utilizzo di SmartFresh, oltre a indicazioni per risolvere ogni tipo di problema che si dovesse presentare strada facendo.

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