Marche, risorse per rendere le aziende più competitive

Marche, risorse per rendere le aziende più competitive
“Un incontro sulle politiche agricole con una valenza particolare su più settori. Il primo è quello dell'utilizzo di risorse pubbliche, che possono essere sempre un'opportunità ma che, soprattutto in un periodo così complicato e difficile, diventano stimolo ulteriore per combattere una crisi cosi impattante sul sistema economico, sugli investimenti e sulla quotidianità di ognuno di noi. Altro aspetto fondamentale è la necessità di programmare in modo più condiviso e autorevole lo scenario di un settore nevralgico per la regione. Parliamo del nostro futuro e di quello delle nuove generazioni. L'agricoltura, oltre a favorire il turismo rurale, è una opportunità per il lavoro, uno strumento di valorizzazione e governo del territorio e di promozione dei nostri prodotti e rappresenta un'eccellenza della storia della nostra regione recente e meno recente. È quindi chiaro che investire in agricoltura e creare una filiera di imprese agricole che riescano a eccellere, competere, internazionalizzarsi significa ristrutturare un settore intero che può portare il nostro territorio ad essere ulteriormente protagonista. Per essere competitivi dobbiamo però fare sistema, la sfida e questa. Avere tante piccole imprese non è un limite, ma diventa risorsa se queste si mettono insieme e collaborano. Compito della politica è creare le giuste sinergie e cooperazioni in una visione d’insieme non frammentaria che ricrei delle filiere che possano internazionalizzarsi, competere, fare reddito e creare occupazione”.

Così il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha portato il suo saluto in occasione della prima giornata di lavori dell’Osservatorio regionale per le politiche agricole e lo sviluppo rurale, un organismo permanente fortemente voluto dal vicepresidente e assessore all’Agricoltura Mirco Carloni per creare un’occasione di ascolto, raccogliere e condividere idee, esigenze, risposte sulle dinamiche dello sviluppo delle aree rurali. La prima giornata di lavori si è aperta con una sessione plenaria per individuare gli obiettivi dell’incontro e fornire un’analisi di contesto.

"Sostenere l'agricoltura significa dare forza all'economia delle aree interne come motore di sviluppo per la regione e l'Italia intera - ha spiegato Carloni -. Crediamo molto in questa opportunità: il castello di Frontone alle pendici del Catria è un luogo simbolico da dove cominciare insieme questo percorso di inversione di tendenza: fare delle aree interne luoghi dove vivere una vita migliore in termini di qualità, ma anche sotto l'aspetto della crescita economica. Il primo segnale concreto di questa attenzione della nuova giunta è stato quello di spingere l’acceleratore sui pagamenti dei contributi: dai 9,98 milioni erogati nel terzo trimestre 2020 siamo passati ai 45,73 milioni del quarto trimestre (vedi slides allegate,ndr). In questi primi mesi di mandato inoltre abbiamo già speso 19 milioni in modo rapido innovativo e semplificato. Quattro - ha proseguito Carloni - sono le direttive di sviluppo: competitività dell’impresa agricola, filiere, aree montane e svantaggiate, internazionalizzazione e turismo rurale. Abbiamo 122milioni da spendere entro l'anno e dal 2023 l'assegnazione destinata alle Marche sarà di 350 milioni con un possibile incremento fino a 75 milioni. vogliamo confrontarci con gli operatori e i rappresentanti della categoria su come impiegare al meglio questi fondi e su come farli arrivare quanto prima al territorio creando un effettivo beneficio. Per il 2021 - 2022 (assegnazione 175 milioni di euro più possibile incremento fino a 50 milioni) si è pensato a nuovi bandi per tre misure: investimenti aziendali, sostegno ai giovani e al ricambio generazionale, biologico. La sfida di quest'anno sarà raggiungere l'obiettivo N+3 per ricevere la premialità prevista. È essenziale quindi raccogliere consigli e contributi dal mondo agricolo per crescere insieme, migliorare il lavoro dei tecnici e dell'assessorato al fine di creare innovazione nel sistema agricolo e nella valorizzazione delle filiere. L’obiettivo è tenere sempre vivo il rapporto tra istituzioni, imprenditori agricoli, operatori e cittadini, con l’impegno di ascoltare quanti quotidianamente lavorano nel settore agricolo, per individuare una visione strategica delle politiche, tale da indirizzare i lavori, in vista della programmazione delle ulteriori risorse del Programma di Sviluppo Rurale, che rappresentano il fulcro delle scelte economiche per il settore".

Sono intervenuti tra gli altri il Capo Dipartimento delle Politiche Europee e Internazionali e dello Sviluppo Rurale (DIPEISR) del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Giuseppe Blasi e l’Autorità di Gestione del PSR Marche Lorenzo Bisogni. A seguire, la sessione “a porte chiuse”, dove una trentina di persone, rappresentanti delle istituzioni e del sistema rurale regionale, hanno avuto occasione di offrire il proprio contributo su alcuni ambiti tematici di primaria rilevanza per il settore.

Fonte: Regione Marche