«Giornata di inattività record in Mercato»

Milano: boom di agrumi invenduti. Padova: reggono Gdo ed export

«Giornata di inattività record in Mercato»
Una giornata di inattività record all'Ortomercato di Milano: la definisce così Salvatore Musso di Masterfruit, consigliere e "portavoce" dei grossisti Ago-Fedagro. "Mai come oggi (ieri per chi legge ndr), negli ultimi mesi, c'è stata una mancanza di clienti così preoccupante", il commento. "Sarà colpa del freddo pungente, che spinge la gente a restare chiusa in casa, sarà la zona rossa e lo smart working, sarà la crisi economica o forse un mix di tutti questi fattori, fatto sta che se questa situazione dovesse perdurare sarà dura. Anche perchè c'è il rischio concreto di vedere tonnellate di prodotti ortofrutticoli gettati". "Già adesso infatti - aggiunge il grossista - le associazioni che si occupano della raccolta non riescono a smaltire l’invenduto, soprattutto per quanto riguarda gli agrumi, dalle arance alle clementine".



Meno drammatico ma in ogni caso negativo il quadro della situazione "raffigurato" da Roberto Boscolo, presidente del Gruppo Grossisti della Fedagro-Confcommercio al Mercato agroalimentare di Padova. "La situazione è sostanzialmente statica, dopo le festività di fine 2020 le contrattazioni si sono ridotte; non è una novità, la flessione in questa fase dell'anno è normale, ma l'impressione è che ci sia più calma del solito...". 



"I prezzi sono rimasti bassi a lungo, solo negli ultimi giorni abbiamo registrato una ripresa dei listini degli ortaggi, dalle zucchine ai cavolfiori alle melanzane, legata al maltempo che ha imperversato in Spagna", aggiunge Boscolo. "Il Maap di Padova, tuttavia, tiene più e meglio di altri Centri agroalimentari e nonostante il forte calo dell'Horeca ci salviamo servendo le catene della Gdo e con l'export; quest'ultimo regge sebbene si avvertano difficoltà a vendere in alcuni mercati esteri in lockdown". 



Per quanto riguarda la ripartizione delle vendite a valle della filiera, il grossista padovano afferma che "il dettaglio sta soffrendo un po', perché la fetta più importante degli affari, anche in questa fase di emergenza sanitaria, continua a portarsela via la grande distribuzione organizzata". 

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