«Covid nelle ciliegie cilene»: in Cina crollano le vendite

News "virale" sui social, Asoex corre ai ripari con una campagna di comunicazione

«Covid nelle ciliegie cilene»: in Cina crollano le vendite
Covid nelle ciliegie, la fake news fa crollare i prezzi dei frutti cileni in Cina. Nei giorni scorsi su alcuni social del Paese asiatico è circolata la notizia del rilevamento di virus nelle confezioni di ciliegie provenienti dal Sud America. Tanto è bastato per generare distorsioni significative e crolli dei prezzi in un mercato che l'Associazione degli esportatori Asoex definisce strategico per le esportazioni e l'occupazione nel settore: la Cina assorbe il 93% totale delle vendite estere cilene di questa drupacea.



La notizia diffusa in particolare dalla piattaforma Weibo ha raggiunto tra il 21 e il 22 gennaio più di 400 milioni di persone e la successiva precisazione che dalla frutta non si può contrarre il Covid, andata in onda sul più importante canale statale Cctv, ha solo in parte ridimensionato il problema. Anche perché domenica 24 gennaio alcuni mercati all'ingrosso hanno rilanciato l'allarme trovando "sponda" sui social.

Asoex ha già attivato una campagna di comunicazione per tranquillizzare l'opinione pubblica, ma intanto i prezzi sono calati del 60% circa causando una contrazione dei fatturati degli esportatori cileni del 27%. Nei supermercati, le vendite sono crollate del 70%: a picco i listini.



Ad oggi, sottolinea Asoex, il Cile ha venduto agli importatori del colosso asiatico 1,3 milioni di quintali di ciliegie e altre 1,9 milioni attendono di essere collocate. La situazione però, lamenta l'associazione sta ulteriormente peggiorando, con un grave impatto sull'industria delle ciliegie. Grande preoccupazione anche in vista del capodanno cinese, che quest'anno cade il 12 febbraio.


Qui e più in alto immagini del Mercato ortofrutticolo di Pechino

Nella scorsa stagione le ciliegie hanno trainato l'export cileno con 2,3 milioni quintali, per un valore di 1,4 miliardi di dollari, in aumento del 5% in volume e in diminuzione dell'11% in valore rispetto alla campagna precedente. I quantitativi inviati quest'anno verso Pechino sono in sensibile crescita.

Copyright 2021 Italiafruit News