Torino, il dehor del bar diventa un negozio di ortofrutta

Torino, il dehor del bar diventa un negozio di ortofrutta
E' la difficoltà, forse anche la disperazione, che lascia spazio all'inventiva e alla voglia di non mollare. Anche a costo di cambiare il proprio dna, a reinventarsi. A rilanciare, invece che mollare la presa. E' la storia del bar Caffetteria del Re di Corso Re Umberto (Torino), che la titolare Eunice Russo gestisce insieme alla famiglia: "Abbiamo deciso di ampliare la nostra attività e, da piccola caffetteria, abbiamo messo su frutta e verdura, ma anche pane e pizza. Ci serviva un incasso giornaliero, visto che paghiamo 500-700 euro solo di bolletta e abbiamo affitti molto alti".

E così, nel dehors che affaccia sul controviale di uno dei corsi più eleganti di Torino, invece dei tavolini ci sono le cassette della frutta e della verdura: agrumi, carciofi e molto altro. Ma anche dentro il bar c'è spazio per ulteriore merce. "Altrimenti non ce l'avremmo fatta: la gente viene perché ti vuole bene, prende un caffè, una brioche, ma la gente fa colazione e pranzo a casa, inutile girarci intorno. Soprattutto con questo freddo e con le multe che danno".

La risposta delle persone è stata confortante: "Alcuni sperano che questa attività prosegua anche dopo. Noi così ci siamo complicati la vita e non poco: mio marito al mattino dopo aver aperto il bar va ai mercati generali a comprare frutta e verdura e quindi siamo in due ad accogliere e trattare le persone con lo stesso clima famigliare di prima. Perché quando tutta questa pandemia sarà finita, la clientela dovrà tornare".

E per il futuro? "Sono un'ottimista, secondo me risorgeremo. Rinasceremo. Spero non fra troppo tempo, però, altrimenti il commercio pagherà la crisi ancora di più di prima, quando già le cose non andavano benissimo".

Fonte: Torinoggi.it