Arance, la cascola continua

Alba (Oranfrizer): «Potrebbe durare per tutto marzo. Per ora consumi stabili»

Arance, la cascola continua
La cascola dei frutti negli aranceti siciliani non si ferma. E, secondo le prime valutazioni di Nello Alba, Ceo di Oranfrizer, potrebbe proseguire almeno per tutto il prossimo mese di marzo. Una situazione che andrà ad impattare, inevitabilmente, sulla revisione al ribasso delle previsioni produttive.

"Ad oggi negli appezzamenti di arance rosse si nota un 20% di cascola - spiega a Italiafruit News - Questo fenomeno è dovuto alle piogge persistenti di qualche settimana fa e, soprattutto, alle tre recenti gelate nella Piana di Catania". Condizioni che hanno favorito anche la macchiatura di una parte della varietà tardive: "Tanta merce, in questi giorni, sta andando all'industria. Sono sorti problemi di marcescenze che dureranno solo per poche settimane, poi spariranno. Anche se il clima ha portato queste problematiche, il prodotto dal punto di vista organolettico non è stato destabilizzato. Anzi, le arance siciliane quest'anno sono più rosse del normale e molto più belle. Non sono mai stati così colorate sia dentro che fuori".


Nello Alba

Per il prosieguo della stagione agrumicola, l'incognita è capire fino a quando durerà la cascola. Potrà estendersi fino a marzo o proseguire anche in aprile? Ma c'è anche un altro "grande enigma" - come spiega Alba - rappresentato dalle temperature medie di questo ultimo scorcio d'inverno e dell'inizio della primavera: “Se farà caldo sarà un problema per il commercio. Mentre se la stagione meteorologica sarà come quella degli anni scorsi, allora sicuramente ci potrà essere un incentivo in più per dare più valore alla produzione e soprattutto ai produttori".

Da dicembre ad oggi, in base ai dati di vendita di Oranfrizer, la domanda di arance rosse (ma anche di bionde) si è allineata a quella dello scorso anno. "Grandi défaillance non le abbiamo notate per quanto riguarda i volumi commercializzati. Registriamo infatti un consumo stabile in Italia rispetto alla campagna 2019/20 e abbiamo anche riscontrato delle crescite con l'estero. L’interesse verso la Vitamina C ci ha aiutato a catturare nuovi consumatori che, prima della pandemia, non consumavano arance. Logicamente da adesso a fine aprile cambia tutto. Perché l’anno scorso, proprio in questa settimana, cominciava il lockdown e quindi la corsa a riempire i carelli della spesa. E' quindi realistico pensare che ci saranno segni rossi su tutto quello che faremo da qui in avanti".



In merito all’esportazione, Oranfrizer ha già potuto toccare con mano i benefici del network internazionale di Unifrutti, Gruppo attivo in 53 Paesi del mondo che a novembre 2020 ha acquisito la quota di maggioranza dell’azienda (clicca qui per leggere l’articolo del 3 novembre). Su questo fronte i risultati migliori si registrano in Norvegia e Inghilterra, dove “abbiamo aumentato i volumi del 20% circa rispetto allo stesso periodo del 2020 - dice Alba - Si tratta di due mercati che danno valore alle pezzature piccole (64-73mm) e al prodotto di massima qualità (77-85mm), in particolare al Tarocco Ippolito. Questa è la tipologia di arancia rossa che, in assoluto, si sta distinguendo più di ogni altra, anche in Italia”.

“Siamo contenti del matrimonio con Unifrutti - conclude il Ceo di Oranfrizer - poiché è un Gruppo che intende dare risalto all’arancia rossa e al pomodoro siciliani nel mondo, per portare valore alla Sicilia ed ai produttori dell'isola. Unifrutti ha in programma investimenti importanti su questi due prodotti e ci consente di lavorare con tantissimi nuovi clienti del mondo che possono dare una spinta in più all'offerta siciliana”.


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