Gelate, pericolo scampato per le drupacee

Nuovi rischi per domattina. Servadei (Confagricoltura): «Dipendiamo dalla fortuna»

Gelate, pericolo scampato per le drupacee
Pericolo scampato per i produttori di drupacee. La paura del settore frutticolo dell’Emilia-Romagna era ai massimi livelli per le gelate attese nelle prime ore di domenica e lunedì. In entrambe le mattinate la temperatura minima, alla fine, è andata sottozero per diverse ore. Ma i frutteti non hanno subìto problemi. 

“I valori minimi non sono stati talmente bassi da poter causare conseguenze rilevanti alle piante di drupacee”, conferma a Italiafruit News Nicola Servadei, produttore e presidente della sezione frutticola di Confagricoltura Ravenna, nonché vicepresidente regionale dei frutticoltori della stessa organizzazione agricola.

“Nel Ravennate abbiamo avuto minime di meno 3,5 gradi in pianura, dove le piante sono nella fase fenologica dei bottoni rosa, e di meno 1,5 gradi nelle colline che si trovano invece in piena fioritura. La situazione sarebbe stata diversa, e quindi grave, se vi fossero state minime di meno 6 gradi”.



“Questa volta siamo stati fortunati. Ma l’attenzione rimane alta per la prossima mattinata di mercoledì. Quando, secondo le previsioni meteo, ci sarà un nuovo ritorno di freddo, presumibilmente meno intenso”.

Fino al 12-14 marzo, il territorio nazionale non sarà purtroppo coperto dal rischio di gelate e brinate, a causa del ritardo con cui, tutti gli anni, le compagnie assicurative avviano la campagna assicurativa per la difesa dalle intemperie. “La gran parte delle aziende agricole ha stipulato le polizze durante la scorsa settimana. Ma bisogna prevedere per gelo e brina almeno 12 giorni di franchigia, che non fanno dormire bene gli imprenditori”. 

“Le aziende vivono giorni di forte stress ed incertezza per l’impossibilità di potersi assicurare nei tempi giusti. Il problema della partenza ritardata della campagna assicurativa va superato - conclude Servadei - Siamo nel 2021 e non è più possibile fare agricoltura basandosi sulla fortuna. Se nei giorni scorsi ci fosse stata una gelata da danni, come l’intero comparto frutticolo temeva, le imprese non avrebbero potuto godere di alcun tipo di risarcimento”.

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