Asparagi precoci col riscaldamento elettrico

L'innovazione di un socio di Casa Mesola: ecco come funziona

Asparagi precoci col riscaldamento elettrico
Precocizzare la produzione di asparago grazie a un innovativo sistema che promuove il riscaldamento basale con l'elettricità. E' la strada intrapresa dall’Azienda agricola Davide Zanellati di Bosco Mesola, nel Parco del Delta Po dell'Emilia-Romagna, socia della cooperativa Casa Mesola. Con questa tecnologia l'impresa agricola è riuscita a raccogliere i primi asparagi a fine febbraio, precocizzando la produzione in un areale in cui la produzione in pieno campo solitamente inizia verso il 25 di aprile.


Davide Zanellati

Zanellati, giovane imprenditore agricolo, con la collaborazione agronomica di Luciano Trentini e dell'Ener Green di Piacenza per la parte impiantistica, ha investito in un primo ettaro di asparagia con una tecnologia di riscaldamento innovativa, che può rientrare nei sistemi produttivi 4.0. L’impianto è stato realizzato con una distanza fra le file di 3 metri e riscaldato attraverso uno specifico cavo elettrico isolato, la produzione è protetta da un piccolo tunnel e viene impiegato un telo pacciamante microforato biodegradabile: tutto ciò ha permesso di programmare la temperatura del suolo fra i 15 ed i 16°C, sufficienti per raccogliere ed avviare la commercializzazione degli asparagi verdi i primissimi giorni di marzo. La raccolta, trattandosi di una asparagiaia al primo anno di età, terminerà tra qualche giorno per evitare di stressare troppo la coltivazione, ma questo sistema consente di ampliare notevolmente il calendario produttivo di questo areale, inserendosi in una finestra commerciale interessante, come è il mese di marzo, con un prodotto italiano proveniente da un territorio vocato come Bosco Mesola, zona di produzione dell’Asparago Verde di Altedo. Per condurre una valutazione agronomica sono state poste a dimora quattro cultivar: Vitalim, Verdus, Magnus e Vittorio.



"Al momento è naturalmente presto fare valutazioni economiche - osserva Luciano Trentini - anche se prevediamo di raccogliere circa 20 quintali di asparagi su 20.000 piante poste a dimora nel 2020, e questo è sicuramente merito di Davide, il titolare dell’azienda. Le prime analisi economiche le faremo quando avremo il dettaglio di tutte le spese. Un noto proverbio dice: chi ben comincia è alla metà dell’opera. Noi siamo soddisfatti di questi primi risultati, ma come tutti ben sanno nella coltivazione dell’asparago bisogna aspettare qualche anno per avere risultati probanti".



In questo mese di marzo gli asparagi verdi precoci hanno mercato, vuoi per la scarsa quantità di prodotto importato dal Sud America (Messico e Perù), vuoi per l'andamento climatico avverso che ha rallentato le raccolte in Spagna ma anche nel Sud Italia. Le asparagiaie riscaldate sono dunque una possibile soluzione, diverse sono le esperienze che sfruttano la geotermia, ma questo il sistema adottato dall'Azienda agricola Davide Zanellati per promuovere la fuoriuscita dei turioni è decisamente interessante.

Michele Mangolini, presidente di Confcooperative Ferrara e di Casa Mesola, lo conferma: “E’ un impianto assolutamente innovativo che andrà a completo regime con i pannelli fotovoltaici, rendendo la soluzione ancora più sostenibile. La produzione di questi asparagi precoci viene conferita da noi, in Casa Mesola, e commercializzata nella Gdo italiana attraverso la piattaforma di Naturitalia. In futuro, se i volumi dovessero crescere, potremmo pensare anche all'esportazione in questa finestra di mercato: in ogni caso precocizzando si riesce ad ampliare il calendario produttivo e a renderlo più scalare, evitando picchi produttivi e garantendo continuità di fornitura. Rispetto al sistema geotermico, che perde calore lungo l'asparagiaia, questa soluzione consente una maggiore uniformità del riscaldamento".



Casa Mesola ha nel suo core business la carota. "In campo abbiamo ancora quelle invernali, l'andamento climatico ci ha dato una mano e le temperature rigide durante la notte aiutano a mantenere il prodotto nel terreno - conclude il presidente Mangolini - Quest'anno, poi, le semine sono iniziate presto e a fine maggio inizieremo con le nostre novelle".

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