Come far risorgere le piante dopo uno stress

Biolchim ha studiato i vegetali del deserto. Il segreto è nel trealosio

Come far risorgere le piante dopo uno stress
Nel deserto ci sono specie vegetali che, apparentemente morte, riescono a risorgere appena ricevono qualche goccia d'acqua: approfondire quel che succede alle cosiddette “piante della resurrezione”, che da secche tornano a vegetare appena bagnate e riescono addirittura a fiorire, può fornire utili indicazioni per capire come superare gli stress ambientali. E Biolchim ha studiato proprio questo meccanismo per sviluppare Bio-help Plus, un nuovo concime organico ad azione antistress. Il segreto delle piante del deserto è il trealosio: accumulano questo zucchero in elevate quantità e il disaccaride ha un eccezionale potere stabilizzante e idratante.



“Il trealosio è impiegato con successo in numerosi settori industriali, dal farmaceutico all'alimentare, dal cosmetico al biotecnologico – spiega Antonio Di Nardo, direttore commerciale dell'azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di fertilizzanti speciali – Biolchim è la prima ad utilizzarlo in agricoltura. Il tema del superamento degli stress ambientali è di grande attualità, anche in ortofrutta: le gelate, gli eccessi di caldo e le scottature da radiazioni solari determinano una sensibile riduzione delle produzioni e del livello qualitativo delle stesse. In un momento in cui il cambiamento climatico e l’innalzamento delle temperature stanno diventando temi dominanti, disporre di un prodotto che aiuta le aziende agricole a ridurre i problemi diventa di assoluta importanza”.

Bio-help Plus è un formulato a base di glicinbetaina, trealosio ed estratti vegetali contenenti zeatina: si applica per via fogliare, è adatto sia a specie frutticole che orticole, non presenta controindicazioni di miscibilità con altri formulati ad eccezione di quelli a base di rame e zolfo, oli minerali ed emulsioni.



Con Franco Vitali, responsabile tecnico di Biolchim, approfondiamo ora il meccanismo di azione del prodotto per capire come riesca a regolare le attività metaboliche della pianta, favorendo il superamento degli stress ambientali quali alte e basse temperature, siccità e salinità.



“Il trealosio ha la capacità di legare un numero molto elevato di molecole d'acqua e, a differenza di altri soluti compatibili, è in grado di interagire direttamente con proteine e lipidi risultando attivo anche in condizioni di stress severo – spiega l'esperto – Inoltre forma un idrogel che impedisce l'aggregazione delle macromolecole e delle strutture cellulari, per un effetto a lunga durata. La zeatina è una citochinina naturale tra le più attive e svolge un ruolo chiave nello sviluppo della pianta perché favorisce la moltiplicazione cellulare, contribuisce a regolare l'allegagione insieme ad auxine e gibberelline; inoltre ha un ruolo fondamentale nelle prime fasi di crescita del frutto poiché induce la divisione cellulare e favorisce lo sviluppo delle gemme laterali e dei germogli, che in genere subiscono il danno maggiore in seguito all'esposizione allo stress ambientale”.



Bio-help Plus, oltre a trealosio e ad estratti vegetali contenenti zeatina, include glicibetaina: si tratta di una biomolecola con funzioni osmoprotettive. “Viene prodotta nei tessuti della pianta per preservare le funzioni cellulari e contenere gli stress - evidenzia Vitali - Se l’obiettivo è favorire il superamento di uno stress ambientale, la maggior efficacia e velocità di risposta della pianta si ottiene con interventi preventivi. Per questo lo staff agronomico di Biolchim consiglia di utilizzare Bio-help Plus prima che si verifichi il peggioramento delle condizioni ambientali, in modo da innalzare le difese della pianta e renderla più forte. Bio-help Plus, tuttavia, è efficace anche a seguito di uno stress – conclude Franco Vitali - poiché apporta molecole fondamentali per la ripresa dell’attività metabolica della pianta”.

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