Gelate in Spagna, ecco gli effetti

Le previsioni e la mappa dei danni per albicocche, pesche e nettarine

Gelate in Spagna, ecco gli effetti
La Spagna non esce indenne dalle gelate primaverili e la produzione di drupacee sarà inferiore al solito, sia per i danni della recente ondata di freddo, sia per una scarsa allegagione soprattutto delle albicocche. Ma la situazione varia da zona a zona e le regioni più colpite sono la Catalogna e Aragon, dove si concentra il 52% della produzione di drupacee spagnole, areali fortemente vocati alla produzione di pesche e nettarine.



La produzione peschicola di Murcia è in ritardo di almeno una settimana, non ha quindi avuto problemi di gelo né sulla costa, né lungo la valle de Araban. Ha sofferto solo negli areali più tardivi, quindi le raccolte di maggio, giugno e luglio per ora si prevedono nella norma.
In tutta la valle dell'Ebro, Tarragona, Lleida (Valle del Segre), Huesca (Valle del Cinca), invece, ci sono molti danni. Le stime parlano di un 30-40% di produzione persa: qui, a differenza di Murcia, la fioritura è avvenuta con una settimana di anticipo e il freddo ha quindi fatto più male. Ad essere maggiormente inficiate saranno le varietà in raccolta tra luglio e agosto. La zona di Saragozza sembra aver avuto meno problemi e qualche lieve danno solo sulle pesche e nettarine pronte tra luglio e settembre.

La campagna delle albicocche, che si concentra tra Valencia e Murcia, sta facendo registrare circa una settimana di ritardo: non si hanno problemi legati alle gelate, ma la fioritura e l'allegagione non sono state buone. La produzione di susine, infine, concentrata in Andalusia ed Estremadura, si dovrebbe attestare sui valori consolidati.


Per avere una conferma di queste stime servirà attendere un paio di settimane. Ma sicuramente la Spagna affronterà una campagna drupacee con meno albicocche, pesche e nettarine rispetto allo scorso anno, quando si era già registrato un raccolto inferiore alle due campagne precedenti.

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