Aican, un «fil rouge» per grossisti, dettaglianti e Horeca

Obiettivi ambiziosi per l'associazione di Napoli rivolta agli operatori dell'ortofrutta

Aican, un «fil rouge» per grossisti, dettaglianti e Horeca
Valorizzare ortofrutta e agroalimentare garantendo più equità di filiera, maggiori opportunità ai player, mettendo sotto lo stesso "ombrello" grossisti, dettaglianti, operatori dell'Horeca: sono alcuni degli obiettivi dell’Associazione Imprenditori Commercio Agroalimentare Napoli, Aican, presentata ieri mattina in conferenza stampa nella piattaforma del capoluogo campano. 


Foto del Direttivo di Aican e del Caan tratte dal profilo Facebook della neonata aggregazione

Scopo dichiarato è quello di riunire più settori dello stesso comparto, in un unico progetto, partendo dal Centro Agro Alimentare di Napoli: grossisti dell’ortofrutta e ittica, società di servizi e logistica, con una rappresentanza di dettaglianti quali pescherie, frutterie e operatori Ho.re.ca, ambiti non sempre adeguatamente rappresentati, ciascuno con un esponente nel Consiglio direttivo. 

Presidente Aican è stata nominata Ilaria Renna, avvocato; tra i rappresentanti settoriali ci sono tra gli altri Francesco Solina, imprenditore in aree mercatali, per l'Horeca; Stefano Luciano, presidente Consorzio Terra Italiana e Cnl; Clemente Festa, commissario Ortofrutta; Pasquale Luciano, dettaglianti Ortofrutta; Rosa Praticò, referente esterna sindacati e comunicazioni.


Aican punta a costituire una linea diretta con le istituzioni, garantire nuove opportunità di crescita imprenditoriale, con affiancamento dei giovani da formare e supporto; vuole promuovere progetti di marketing con priorità alla valorizzazione dei prodotti locali, alla sicurezza alimentare, alla salubrità. Con riferimento al Caan, il sodalizio caldeggia la ripartenza delle operazioni relative alle rampe della struttura e l'accesso diretto dai raccordi autostradali.

L'associazione ha anche altri ambiziosi traguardi, come l'inserimento in tempi brevi del comparto nel piano vaccinale, il riconoscimento del ruolo istituzionale dei principali centri di approvvigionamento quali beni primari e punti di riferimento territoriali di valenza pubblica, la riapertura della stagione lavorativa del wedding e del settore Horeca, fortemente penalizzati dalla pandemia, attraverso soluzioni alternative “in sicurezza”. 


E ancora, Aican vuole dare voce agli operatori gravati da investimenti e oneri, ma privi di entrate e ristori, colpiti da una forte crisi che si riversa su tutto l’agroalimentare. Infine, massima attenzione a mercati rionali, frutterie e pescherie, per i quali si auspica una "parità di trattamento con i supermercati".

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