La sagra del carciofo nordafricano

In distribuzione tanto prodotto estero in promozione. Prezzi aggressivi

La sagra del carciofo nordafricano
I carciofi sono un punto fermo della tradizione culinaria pasquale: protagonisti di svariate ricette regionali - da quelle più light a quelle più elaborate - l'ortaggio finisce sulle tavole di milioni di italiani. A maggior ragione quest'anno che, con i ristoranti chiusi, la cucina casalinga sarà ulteriormente riscoperta per Pasqua e Pasquetta.

La distribuzione ha ovviamente programmato promozioni sul carciofo in questo periodo: prezzi aggressivi e tanto prodotto estero. Negli ultimi giorni abbiamo visitato diversi punti vendita della grande distribuzione organizzata e i capolini in offerta - non solo nei discount - venivano da Egitto e Tunisia.



La produzione italiana è stata limitata dal freddo e rispetto al periodo è inferiore al solito. Stesso problema che si è riscontrato sugli asparagi e, in misura minore, sulle fragole.

C'è chi l'origine dei carciofi la mette in chiaro e chi sul cartello segnaprezzo rimanda all'etichetta del prodotto... Dove trovarla in pochi millimetri quadrati è un'impresa. Abbiamo trovato carciofi a mazzi da 1,28 euro (per quattro capolini) a 1,96 euro. Per il prodotto italiano la quotazione sale.



La percezione è ovviamente qualitativa, ma pare proprio che la presenza di carciofi esteri quest'anno sia sensibilmente maggiore in distribuzione. E le recriminazioni dei produttori non paiono poi così tanto campate in aria. La sagra del carciofo, almeno in questo avvio di primavera, non è quella di Sezze ma del Nordafrica.

Copyright 2021 Italiafruit News