«Assicurazioni, così non va: oltre il danno la beffa»

Il presidente di Aspal Giammatteo: colture ko per le gelate, ma le franchigie sono una mannaia

«Assicurazioni, così non va: oltre il danno la beffa»
"E' fondamentale quanto urgente rivedere il sistema delle assicurazioni che prevede franchigie troppo alte per gli agricoltori". Parola di Stefano Giammatteo, presidente dell'Associazione produttori agricoli del Lazio (Aspal) all'indomani delle gelate che hanno funestato le colture regionali: dalle piantagioni di kiwi e vigneti, soprattutto nella provincia di Roma e a Viterbo, dove si registrano i danni maggiori, fino agli asparagi e alle fragole e ancora mandorli, nocciole e pomodori, solo per citare le principali "vittime".



"Ci sono migliaia di ettari colpiti per svariati milioni di euro di danni", afferma Giammatteo. "Sia nei castelli Romani che nella provincia di Latina e Viterbo registriamo pesanti conseguenze sulle colture arboree e sugli ortaggi in pieno campo".


Stefano Giammatteo

Ma i produttori, dice il presidente Aspal, non possono fare affidamento sui "ristori": "Non si può assicurare una coltura sul gelo considerando che le franchigie applicate dalle varie assicurazioni sono del 30%. Inoltre - incalza - dal momento in cui un agricoltore assicura sul gelo la compagnia assicurativa copre soltanto a partire dal dodicesimo giorno successivo alla stipula del contratto".                  



"Lo abbiamo detto già altre volte - conclude Giammatteo - questo sistema assicurativo non può più rappresentare le esigenze degli agricoltori, i quali subiscono spesso il danno e anche la beffa: bisogna rivedere al più presto la legge nazionale che disciplina il sistema assicurativo nazionale. Lo diciamo da anni, ma le istituzioni continuano a fare spallucce...".

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