Un progetto per la Ferrari dell'ortofrutta

Apofruit e Coop Sole puntano sul kiwi giallo in Campania: i dettagli

Un progetto per la Ferrari dell'ortofrutta
Un progetto di sviluppo innovativo per la “Ferrari” dell’ortofrutta. La similitudine automobilistica del direttore generale di Apofruit Ernesto Ferrari è riferita al kiwi giallo Zespri Sun Gold, destinatario di una iniziativa tesa a potenziare quantità e redditività.  “Abbiamo messo a punto un progetto di sviluppo in Campania insieme a Coop Sole che fa parte della nostra Aop Gruppo Vi.Va.”, ha esordito Fornari in occasione della conferenza stampa online di venerdì. “Si tratta di un progetto sinergico dove mettiamo insieme la nostra capacità commerciale, il potenziale produttivo dell’areale vergine campano, la competenza dei nostri tecnici e l’efficienza logistica insieme alla conoscenza del territorio grazie alla presenza del nostro partner Coop Sole. Per la prima volta si crea un sistema in sinergia tra Op socie volte a creare sviluppo e mercato”.
 
Oggi Apofruit esprime 150.000 quintali di kiwi giallo che da qui al 2025 arriveranno ai 300.000 quintali. La produzionedi Zespri SunGold, si concentra, ad oggi, principalmente in Emilia Romagna, Veneto, Basilicata, Calabria e Lazio ma proprio in Campania è stata individuata un’area di grande interesse per la produzione.


“Cresceremo soprattutto con offerta di kiwi giallo biologico perché c’è una domanda molto elevata per questa tipologia di prodotto in tutta Europa e Apofruit, con Canova è leader della produzione italiana”, ha aggiunto Fornari. “L’investimento in Campania coinvolgerà anche il kiwi verde, sempre nell’ambito di varietà a club, ma oggi ci vogliamo concentrare soprattutto sul giallo che viene considerato il top dei prodotti frutticoli”.

Il progetto interesserà un areale testato da appositi studi nella zona della Piana Campana dove oggi sono già presenti alcuni impianti di kiwi verde e 3 ettari di giallo con ottimi risultati. Lo ha spiegato Pietro Ciardiello, direttore di Coop Sole, la cooperativa protagonista dell’investimento produttivo. Ciardiello ha parlato di "grande opportunità per i produttori campani". Saranno coinvolte 10 aziende, alcune delle quali a gestione biologico. “Abbiamo rilevato nei nostri impianti attuali di kiwi una risposta produttiva e qualitativa eccellente”, ha detto Ciardiello. “Le condizioni climatiche, ambientali e pedologiche sono molto favorevoli e per questo vogliamo creare sviluppo soprattutto in ambito biologico. La produzione di kiwi giallo bio in un ambiente praticamente vergine offre risposte eccellenti e di grande competitività”.



L’operazione avrà come punto di riferimento lo stabilimento Apofruit di Aprilia e dal punto di vista tecnico sarà coordinato dal perito agrario Fabio Marocchi che ha ripreso la similitudine con il brand più noto dell’automotive italiano: “Il kiwi giallo Zespri SunGold è una Ferrari in campo ma è fondamentale conoscere bene le condizioni ambientali, agronomiche e colturali per produrre frutti di alto valore, con caratteristiche eccezionali in termini qualitativi, con alta sostanza secca, aromi e alti valori nutraceutici, ottima pezzatura e di conseguenza ottime produttività per ettaro. Questo genera un’ottima redditività per i produttori". 

La gestione agronomica è molto raffinata, con procedure standardizzate e tempistiche ben precise e delimitate nel tempo per ottenere frutti di qualità “premium”: "La tecnica produttiva messa a punto, dove la strategia nutrizionale delle piante è la base per l’autodifesa delle stesse, è orientata alla coltivazione biologica, grazie anche al potenziale del territorio dove il kiwi si sta adattando molto bene”. “L’areale individuato da Coop Sole – ha concluso Marocchi – si adatta infatti perfettamente alla produzione bio che richiede terreni ricchi di sostanza organica, con buona struttura, e clima idoneo alla coltura. Anche la coltivazione convenzionale risponde bene, grazie alle caratteristiche ambientali che facilitano la coltivazione. L’obiettivo per l’areale è di avere una produzione media minima di 300 quintali di kiwi premium per ettaro”.

“Le Op Apofruit e Sole unite nella partecipazione alla Aop Gruppo Vi.Va. - ha dichiarato successivamente Mario Tamanti, direttore dell’Aop – testimoniano come sia possibile creare valore e sviluppo nel “fare insieme” al fine di sviluppare le rispettive competenze, di ridurre i costi e di migliorare il posizionamento nel mercato dei prodotti dei soci. Il progetto “kiwi giallo” è estremamente interessante anche a livello organizzativo e interpreta dal punto di vista geografico un ideale piano di sviluppo multi-territorio che si può estendere ad altre realtà, prodotti e territori”.


Con questo progetto, ha detto ancora Tamanti, “siamo anticipatori delle proposte della futura nuova normativa Ocm che prevede una premialità per le Aop in grado di svolgere, oltre alla gestione comune dei programmi operativi concrete attività di programmazione, concentrazione e commercializzazione dell’offerta e di prevenzione e gestione delle crisi di mercato”.

Un processo organizzativo nuovo che, è stato detto, può operare con diversi livelli di sinergia: adesione degli agricoltori a Op diverse per prodotti diversi in funzione dei livelli di specializzazione, utilizzo comune nei territori degli stabilimenti di lavorazione e della catena logistica per creare economie di scala, assistenza tecnica per prodotto e area comune, piani di commercializzazione condivisi anche tramite le filiali di riferimento del Gruppo, sviluppo di novità vegetali e di processi sostenibili basati sull’economia circolare, realizzazione di progetti promozionali condivisi come il Progetto europeo Frunveh in corso di svolgimento dall’Aop. 

“Il tutto - ha concluso Tamanti – con la parola d’ordine di utilizzare al meglio i fondi europei messi a disposizione per il settore ortofrutticolo che fornisce un contributo di particolare rilievo all'economia agricola nazionale e alla stabilità socioeconomica dei territori rurali”. A livello generale, in Italia oggi si coltivano circa 3mila ettari di kiwi a polpa gialla Sun Gold, con incrementi a doppia cifra negli ultimi due anni e l'obiettivo di arrivare a 5.200 ha nel 2025.

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