Car, il know-how del centro sarà esportato in Tunisia

Car, il know-how del centro sarà esportato in Tunisia
Oggi il Centro Agroalimentare Roma (Car) ha siglato con la società governativa tunisina Somaproc un contratto grazie al quale il Car farà da consulente per la costruzione e la realizzazione di un Mercato alla produzione e di valorizzazione dei prodotti nella città di Sidi Bouzid, nel centro della Tunisia.

La firma è avvenuta nel corso di un incontro online al quale hanno preso parte il vice ambasciatore italiano in Tunisia, Tommaso Sansone, il presidente di Car, Valter Giammaria, il direttore generale di Car, Fabio Massimo Pallottini, e i rappresentanti di Somaproc e Sigma Ingeniere, partner di Car nell'iniziativa.

Il Car, che ha vinto una gara internazionale, metterà quindi a disposizione il proprio know-how per la realizzazione di tre fasi che porteranno alla sviluppo del progetto e che prevedono l’esecuzione di un’implementazione di investimento sulla base dell’analisi dello studio di fattibilità tecnica e finanziaria e la definizione di una strategia di marketing, l’assistenza tecnica e la supervisione della Somaproc nella realizzazione dell’impianto e l’organizzazione di viaggi di studio per vedere all’opera le strutture già attive in Europa.

Il progetto verrà finanziato dalla Aics (Agenzia Italiana Cooperazione Sviluppo). L’investimento totale per la costruzione della piattaforma è stimato sui 45 milioni di euro per un’area complessiva di circa 70 ettari. Il compito di Car è di consegnare entro la metà di luglio un documento per valorizzare al meglio le risorse della Somaproc. Tra queste, lo sviluppo del tessuto imprenditoriale agricolo della regione. Si prevede l’avvio dei lavori nel 2023.

"L'accordo firmato oggi - dichiara Valter Giammaria, presidente di Car - è il primo di questo tipo, ma speriamo possa rappresentare l'inizio di una nuova serie di iniziative che il Car intende portare avanti. È comunque già il segnale che il grande lavoro che il Centro Agroalimentare Roma sta facendo a livello di innovazione sta dando risultati importanti. Tra l'Italia e la Tunisia c'è rapporto di lungo corso e ciò rende questa iniziativa ancora più importante e prestigiosa. Continueremo su questa strada, perché vogliamo essere sempre protagonisti del nostro settore, portando il nostro modello di sviluppo anche all'estero, grazie alle nostre innovazioni, le nostre tecnologie e le nostre professionalità".

"Questa gara che abbiamo vinto - aggiunge Fabio Massimo Pallottini, direttore generale di Car - e la conseguente firma del protocollo sono per noi molto importanti anche simbolicamente. Il Centro Agroalimentare Roma, infatti, per la prima volta mette a disposizione il suo know-how per sviluppare in un Paese amico una piattaforma agroalimentare che si baserà proprio sul modello del Car. È un esempio importante perché le esportazioni sono fatte di vendita di beni, ma anche di servizi, perciò questo tipo di azione contribuisce alla nostra bilancia commerciale, ma soprattutto rafforza il buon nome e l'immagine dell'Italia presso questi paesi dell'Africa mediterranea, tradizionalmente vicini al nostro. Ci sono già altre realtà che ci chiedono attività di questo tipo, speriamo oggi di iniziare e nei prossimi anni di dare seguito a queste iniziative. È anche la consacrazione per una eccellenza della nostra Capitale come il Centro Agroalimentare Roma, prima infrastruttura di questo tipo in Italia".

Fonte: Ufficio stampa Car