«Mercato moscio, è un giugno anomalo»

Lucatorto (Bari): scarsa richiesta di frutta, male le verdure. E scattano le offerte

«Mercato moscio, è un giugno anomalo»
La riapertura di bar e ristoranti, le temperature gradevoli da fine primavera, una disponibilità di merce non eccessiva: gli ingredienti per vendere ci sarebbero tutti, eppure il trend, nei mercati all'ingrosso, viene definito deludente. "E' un mercato moscio - dice senza mezzi termini il grossista barese Pino Lucatorto - e onestamente non riusciamo a capirne i motivi. C'è poca richiesta di tutto, dalle albicocche alle pesche all'uva: normalmente giugno non è così, è ben più vivace. Insomma, un mercato anomalo. Con prezzi medi intorno all'euro il chilo per la frutta estiva, quindi non proprio bassi, ma poco, pochissimo movimento". 



Male la frutta, ancora peggio gli ortaggi: "Quelli siciliani - annota Lucatorto (nella foto sopra) - sono a fine campagna, poco richiesti. Per il resto il trend complessivo è mediocre. Con poche eccezioni: si vendono in modo discreto le angurie, cui la nostra azienda dedica particolare attenzione, che fanno numeri abbastanza interessati. Quelle pugliesi di grande formato, sopra i 10 chili, vengono quotate attorno ai 65 centesimi il kg".  



Anche i dettaglianti, canale di riferimento privilegiato per i grossisti baresi, confermano il momento poco brillante: "Pure nei negozi è quasi tutto fermo - testimonia il grossista barese - e ci sono alcuni supermarket locali che, per cercare di smuovere la acque, stanno lanciando offerte mirate all'ortofrutta. In attesa di tempi migliori..."   

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