Apo Scaligera: fragola sì, meloni e ortaggi nì

Noro: ottima stagione con Agnese e Garda, mercato fin qui sottotono per le referenze estive

Apo Scaligera: fragola sì, meloni e ortaggi nì
Una stagione positiva per la fragola, così così per melone e ortaggi: è un bilancio di luci e ombre, per Apo Scaligera, quello relativo alle produzioni primaverili ed estive. "Per quanto riguarda la fragola, siamo decisamente soddisfatti sia in termini di rese produttive sia in termini economici", esordisce Luigi Noro, presidente della società cooperativa con sede a Zevio (Verona). "Ci ha premiati la scelta varietale, con Agnese e Garda, ottenute dai nostri vivai, a rappresentare ormai il 70% della produzione totale e ci hanno favorito le difficoltà dei produttori tedeschi, tra ritardi e problematiche colturali e qualitative, che hanno agevolato le nostre esportazioni Oltralpe". 



Sono circa 50mila i quintali prodotti nel veronese da Apo Scaligera (sopra la sede) dalla primavera all'autunno, con il clou rappresentato dal periodo pasquale: "Guardiamo al futuro con ottimismo - aggiunge Noro - non ci sono segnali di cali quantitativi e di superfici e questo è importante; l'obiettivo è mantenere i volumi attuali". 

Si aggira invece attorno ai 70mila quintali la produzione complessiva di melone: "Il consumo finora non è mai decollato, sempre sotto traccia e sottotono", l'analisi del presidente. "Siamo partiti con una decina di giorni di ritardo rispetto al 2020 e dopo una prima parte discreta, caratterizzata da un equilibrio tra domanda e offerta, l'entrata in scena dei meloni delle aree più vocate del Paese ha appesantito il mercato. Ad oggi è una stagione poco soddisfacente anche in termini di rese, allineate con quelle dello scorso anno, quando però le quotazioni erano state più gratificanti". 



L'impressione dei vertici di Apo Scaligera è che l'effetto-Covid abbia accelerato alcune tendenze, come la crescente incidenza della Gdo rispetto a ingrosso e ambulantato, con una concentrazione dell'offerta sugli scaffali dei grandi retailer e una conseguente maggiore pressione in termini di prezzo. "Fortunatamente nei canali della distribuzione siamo piazzati piuttosto bene e riusciamo a ottenere spazi e quote importanti", commenta ancora Noro. 


Infine le ortive: "Un mercato anche in questo caso problematico, ci è di grosso aiuto la trasformazione industriale, avviata due anni fa; tra grigliati e surgelati, riusciamo a dare un po' di respiro a peperoni, melanzane, zucchine, anche perché l'Horeca sta ripartendo", conclude il presidente di Apo Scaligera. 

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